Da Camporgiano al Bargiglio, da Coreglia ad Isola Santa, la Valle del Serchio è costellata da molteplici testimonianze di un passato che la vedeva come terra di confine, fatta di presidi da difendere, di strade da controllare. Di qui la particolare conformazione di molti borghi della Valle e la presenza di eccezionali strutture fortificate, oggi inglobate nei paesi o diroccate in ambienti impervi.
Il progetto di recupero di queste realtà, profondamente radicate nell’identità della valle e dei suoi abitanti, è nato da una collaborazione tra ARCUS (la Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo creata dal Ministero dell’Economia), le Unioni dei Comuni di Mediavalle e Garfagnana e la Fondazione Crl, che ha visto la firma di un’apposita convenzione nel febbraio 2010. Obiettivo il riassesto strutturale delle fortificazioni che minacciavano rovina e la creazione di un circuito interconnesso di valorizzazione delle singole evidenze monumentali come parte di un complesso e ingegnoso sistema di difesa. Una destinazione d’uso che ha influenzato in maniera decisiva la conformazione di quasi tutti i borghi della Valle, determinando l’attuale aspetto del paesaggio, armoniosamente antropizzato.
La Fondazione Crl ha contribuito alla realizzazione di questo ”percorso” con un intervento pluriennale (2009-2012) che ha visto un complessivo investimento di 1 milione di euro nell’ambito di un progetto complessivamente ha comportato un impegno di circa 6 milioni di euro.
20 gli interventi realizzati su una superficie corrispondente a ben 17 comuni della Valle e che ha riguardato meraviglie architettoniche come la Fortezza di Montalfonso a Castelnuovo Garfagnana, la Torre di Ghivizzano, i ponti medievali di Fabbriche di Vallico e il Castello di Minucciano.