Migliorare la qualità dell’aria nella Piana di Lucca attraverso alberi e piante anti inquinamento, in grado cioè di contrastare in maniera efficiente lo smog. E’ questo l’obiettivo del progetto “Azioni multidisciplinari ed integrate per il monitoraggio e la riduzione dei particolati atmosferici nella piana lucchese” che quest’anno attiveranno il Dipartimento di Biologia (capofila) e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze, il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, i Comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Altopascio e l’Arpat. Sarà realizzato grazie a un finanziamento di 180 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e avrà una durata triennale.
Il progetto prevede, fra i principali scopi, l’individuazione e lo studio delle specie arboree e vegetali più adatte al microclima della Piana di Lucca e in grado di garantire una maggiore efficienza per il contrasto alle polveri sottili e ad altre sostanze inquinanti. Saranno condotti studi sia su alberi e piante da piantumare, in forma sperimentale, in alcune aree dei quattro Comuni, sia su quelli esistenti.
Nell’ambito del progetto i due dipartimenti dell’Università di Firenze condurranno analisi sulla vegetazione, mentre il Cnr fornirà centraline di monitoraggio della qualità dell’aria low cost, eseguirà studi sulla qualità dell’aria in prossimità di abitazioni nei quattro comuni, in collaborazione con l’Arpat, nonché sulla vegetazione. Il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa analizzerà i dati sulla qualità dell’aria registrati dalle centraline low cost e dalle centraline di Arpat e metterà in relazione il dato ambientale a quello sanitario. Infine saranno realizzati periodici incontri con la popolazione per discutere del progetto, esporne l’andamento e i risultati finali.