Si deve proprio a uno dei soci fondatori della Cassa di Risparmio (“e Previdenza”) di Lucca, il dottor Antonio Ghivizzani, direttore degli Ospedali della provincia, il merito di aver istituito, a Viareggio, il primo “ospizio” marino in Italia. Già nel 1822, infatti, il dottor Ghivizzani aveva pensato di far beneficiare dell’aria e dei bagni di mare alcuni bambini lucchesi ammalati di scrofola. Una iniziativa, come ricorda Paolo Finucci nel libro “La Cassa di Risparmio nei suoi primi 150 anni”, che trovò seguito nell’opera del “dottor Gianni”, nobile figura di medico, per molti anni vicepresidente della Cassa, cui si deve l’idea di creare una Colonia Marina Permanente. “La Cassa di Risparmio - scrive Finucci - aveva iniziato l’assistenza sanitaria all’infanzia fin dal 1887, mediante sussidi concessi al Comune di Lucca per l’invio dei bambini all’Ospizio marino, poi attraverso l’acquisto diretto di un certo numero di posti presso l’Ospizio stesso. Con l’acquisto dell’immobile che attualmente ospita il Comando della Compagnia Carabinieri di Viareggio, in angolo con la piazza Mazzini, la Cassa di Risparmio ottenne la piena autonomia per gestire la Colonia Marina Permanente”. Anche la successiva istituzione della Colonia Marina di Forte dei Marmi sarà ispirata agli stessi nobili intenti e in essa “troverà ristoro l’infanzia insidiata dal male”. A titolo di curiosità, Finucci ricorda il trattamento offerto ai bambini durante tutti i giorni della settimana: a colazione, caffè e latte con pane; a desinare, minestra in brodo e lesso, un secondo di carne con vegetali cotti, pane e vino annacquato; a merenda, frutta con pane; a cena, minestra in brodo, un piatto di carne caldo con pane e vino annacquato.