Sono l’uruguaiano Miguel Molina, con il racconto “Rosa effimera”, e l’italiano Fabio Franzin, con “Il Caffettano Turchese”, i due vincitori del concorso “L’Italia si racconta in rete”, una prova letteraria in lingua italiana, interamente via Internet, promossa e organizzata dal Consorzio IcoN. ICoN (Italian Culture on the Net) è un Consorzio con sede a Pisa, che riunisce 22 Università italiane e si prefigge lo scopo di promuovere e diffondere, per via telematica, la lingua, la cultura e l'immagine dell'Italia nel mondo. La proclamazione dei vincitori di questo primo concorso dedicato al tema “L’Italia e l’emigrazione” è avvenuta nel corso di una cerimonia svoltasi nell’auditorium di San Micheletto, alla quale, oltre al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Gian Carlo Giurlani, sono intervenuti, tra gli altri, il professor Marco Santagata, presidente del consorzio universitario e vincitore del Premio Campiello 2003, e l’attrice pratese Valentina Banci che ha letto alcuni brani delle opere premiate. L’emigrazione, una realtà che ha unito le due sponde dell’Atlantico, è tornata così a congiungere, stavolta a livello letterario, la provincia italiana e il continente sud americano. Il vincitore della sezione cittadini stranieri, Miguel Molina, insegna matematica e scacchi nelle scuole elementari e medie a Montevideo. Bibliofilo e lettore appassionato, non ha studiato la lingua italiana formalmente. “Il mio rapporto con l'italiano - racconta - è cominciato due anni fa. La mia ragazza è insegnante e traduttrice italiano-spagnolo, oltre ad essere figlia di un italiano emigrato in Uruguay nel dopoguerra. Attraverso lei ho cominciato a leggere alcuni grandi autori italiani in lingua originale e ho assaporato la dolcezza e soprattutto le enormi possibilità di questa lingua, nata dalla letteratura”. Nella sezione riservata ai cittadini italiani ha vinto il racconto di Fabio Franzin da Motta di Livenza, in provincia di Treviso. Un autore che si divide tra il lavoro e la passione per la scrittura, con molte pubblicazioni all’attivo. Nel 1995, a 32 anni, la prima raccolta poetica, intitolata In Canti d’Aria (e rapide dimenticanze), seguita da una lunga serie di lavori, in lingua e in dialetto, apparsi su libri e riviste. Una produzione analizzata anche in saggi e tesi di laurea.