Disinvolti chierici e fauna da osteria che sghignazzano e cantano, prendendosi gioco delle prudenze del mondo, che parlano del vino e dell’amore, dei godimenti della carne e del senso del peccato, degli scherzi e dei giochi del giovane che considera il piacere come l’ombelico e il centro del mondo: i vizi dell’uomo, in uno spaccato significativo della società medievale, sono i temi dei “Carmina Burana”, che saranno rappresentati, nell’ambito della rassegna “Lucca in musica”, domenica 16 novembre, al Teatro del Giglio. A interpretare i “Carmina” saranno Paola Antonucci (soprano), Nicola Marchesini (tenore) e Massimo Cavalletti (baritono), con l’orchestra e il coro del Teatro Regio di Parma diretti da Massimo De Bernart. Coro e voci bianche sempre del Teatro Regio di Parma, diretto da Silvia Rossi. Maestro del coro, Martino Faggiani. I “Carmina Burana“ sono una famosa collezione di oltre 300 poemi medievali rinvenuti nel 1803 nel monastero di Benediktbeuren in Baviera. Il nome dell’opera deriva dal latino Carmina cioè canzoni e dal nome della provincia di Bura Sancti Benedicti. Si tratta di materiale di autori anonimi, pubblicato per la prima volta nel 1847 da Johann Andreas Schmeller, dunque solo 50 anni dopo la sua scoperta, perché considerato indecente all’inizio del Diciannovesimo secolo, e fu reso noto al grande pubblico nel 1937 grazie alla magistrale rivisitazione eseguita da Carl Orff. Delle cantate e dei cori, da eseguire “con il sussidio di strumenti e di immagini magiche”, Carl Off dà una rilettura caratterizzata da una insistenza ritmica, quasi ossessiva, ottenuta con il prevalente uso di strumenti a percussione e con declamazioni scandite. Il direttore d’orchestra, Massimo De Bernart, ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra ai Conservatori di Venezia, Firenze, Torino, all’Accademia di Vienna ed alla Chigiana di Siena. Ha diretto le maggiori orchestre italiane e straniere, inaugurando stagioni liriche e sinfoniche in teatri come il “Massimo” di Palermo, “La Fenice” di Venezia, il “San Carlo” di Napoli, il “Filarmonico” di Verona, il “P.L. da Palestrina” di Cagliari, il “Municipal” di Santiago del Cile e partecipando ai più importanti festival mondiali.