Secondo appuntamento, sabato 13 ottobre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Francesco a Lucca, per le CONVERSAZIONI, il ciclo di incontri ideato e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca dedicato quest’anno a “Le parole della Costituzione. 70 anni dopo”. L’ospite di questa settimana sarà il giornalista e scrittore Marcello Veneziani che affronterà il concetto di “Patria”, tema mai come ora di grande attualità storica.
Aperte venerdì scorso da Michele Ainis, da anni è impegnato nella divulgazione dei principi costituzionali, che ci ha introdotto nella bellezza della nostra ‘Carta’, le CONVERSAZIONI entrano adesso nel vivo affrontando ad ogni appuntamento una delle parole chiave contenute negli articoli della Costituzione, le parole dei Principi fondamentali, ma anche le altre, in un viaggio all’interno documento, per riscoprirlo attraverso il pensiero dei personaggi invitati. Sei appuntamenti con la storia, una storia lunga settant’anni, ma ancora di grande attualità.
Marcello Veneziani ha scelto di parlare di “Patria”. “La patria – ci racconta – compare nella Costituzione “solo” all’articolo 52 e in relazione alla difesa e al servizio militare. Non è fatto alcun cenno in positivo all’amor patrio, al legame nazionale e all’italianità come matrice di civiltà e radice di identità”. Durante l’incontro lucchese, Veneziani approfondirà allora le ragioni storiche di quell’assenza, andandole a cercare nelle esperienze passate: i traumi, il fascismo, la guerra mondiale e la guerra civile. E poi la caduta della monarchia che ne costituiva il tenue filo conduttore dal Risorgimento in poi”.
L'analisi della patria a questo punto si sposta sul presente, in rapporto a un’epoca che dichiara obsoleti i confini e le frontiere, superate le differenze nazionali e inevitabili, se non auspicabili, i flussi migratori. Qui è inevitabile affrontare, alla luce del duplice rapporto con la Costituzione e con la Patria, il tema chiusura/accoglienza, migrazioni, legalità e clandestinità, integrazione o contenimento. Una lettura che cercherà di guardare con realismo alla patria nel nostro presente. Nella convinzione che l’amor patrio sia un bene non negoziabile ma necessario in ogni società, e che la specificità dell'Italia sia di essere una civiltà prima che una nazione, e un popolo prima che uno stato. “Si tratta – conclude - di declinare l’amor patrio non contro le patrie altrui e tantomeno in una versione aggressiva o bellicosa; semmai in dialettico contrasto con chi ritiene superato il legame patrio”.
L'ingresso per la serata è gratuito e i biglietti saranno disponibili, fino a esaurimento posti presso la biglietteria del Teatro del Giglio, nei giorni 11,12 e 13 ottobre compreso, con orario 10.30-13 e 15-18.