Ambulanze volanti, archetipi teatrali e palle di neve. Ancora una volta un Napoleone come non l’avete mai conosciuto sui libri di scuola. Succede anche quest’anno nelle conversazioni estive del progetto “Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa”, evento ormai consolidato dell’estate lucchese che ricade nel più ampio progetto “Da Parigi alla Toscana: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa”, ideato da Roberta Martinelli e promosso dal Mibac, Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana nella persona del Direttore, Isabella Lapi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livorno.
Le tre serate sveleranno particolari poco noti della vicenda umana, storica e talvolta epica dell’Imperatore, che più di molti altri continua a farsi amare o odiare, e le cui innovazioni segnano tutt’oggi profondamente anche la vita moderna. La novità di questa settima edizione è la collaborazione con il Cineforum Ezechiele 25,17, uno dei riferimenti culturali a livello provinciale per il cinema, che grazie ad uno dei suoi esperti darà una suggestiva lettura dell’Imperatore in chiave cinematografica, trasformando per una sera San Micheletto in un cineforum all’aperto.
“Può apparire cosa strana, soprattutto a chi pensa che la Storia sia una sorta di archivio polveroso, il fatto che ogni anno possiamo proporre al pubblico delle conversazioni nuove scoperte e nuovi argomenti – spiega la dottoressa Roberta Martinelli, che è anche direttore delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba e responsabile scientifica di diversi progetti in ambito napoleonico a livello nazionale e internazionale -. Invece, da una parte stiamo parlando di un uomo assolutamente geniale, che può essere amato o odiato ma ha avviato durante la vita una quantità impensabile di attività, iniziative e relazioni con ripercussioni lunghissime nel tempo; dall’altra ricordiamo che dal 2002 prosegue una proficua attività di realizzazione di mostre e volumi, di studi e ricerche in archivi italiani e stranieri, e in vari ambiti e sedi: questo rende possibile scavare ancora e ancora in questa miniera inesaurita che è stato il passaggio di Napoleone nella storia, e trarne ancora scoperte e ispirazioni”.
Mercoledì 21 agosto ore 21,30
“Le ambulanze volanti. Chirurghi, cammelli e cantiniere sui campi di battaglia”
di Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini
Come sopravvivere alla guerra? Con le ambulanze volanti del dottor Larrey e grazie all’intervento di chirurghi, cammelli e cantiniere sui campi di battaglia. Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini parleranno di trucchi e invenzioni napoleoniche per mantenere viva la Grande Armée, ma anche del ruolo delle donne al seguito dell’esercito: locandiere, vivandiere, infermiere che sapevano far sentire la loro voce anche con i Generali napoleonici.
Dominique Jean Larrey è un medico straordinario dalla grande inventiva, di cui Napoleone aveva colto le grandi capacità ed aveva nominato primo chirurgo del suo esercito, ed è grazie a lui che nascerà la “chirurgia d’urgenza”. Non perché lo scopo fosse quello di salvare più vite possibile, ma perché i soldati messi non troppo male dovevano tornare il prima possibile a combattere. Erano questi infatti ad essere raccolti per primi sulle nuovissime “ambulanze volanti” inventate allo scopo, e a questi venivano somministrate medicine per la prima volta appositamente sintetizzate per essere facilmente trasportabili e somministrabili.
A donne particolarmente coraggiose e forti, sui campi di battaglia era invece affidato tutto ciò che riguardava alimentazione, igiene, farmacologia ed attrezzature per le nuove “farmacie da campo”, che grazie a Napoleone e a Larrey fanno la loro comparsa, riducendo drasticamente la mortalità tra i soldati dell’Armée. Il loro ruolo andava ben oltre alle mansioni per le quali erano state “arruolate” con tanto di “patente”, e riguardava l’assistenza dei feriti e, all’occorrenza, la capacità di imbracciare un fucile e combattere.
Giovedì 22 agosto ore 21,30
“Il buono, il presuntuoso e l’imperatore. Opera in 3 atti per il controllo del mondo”
di Peter Hicks
La vera storia di Napoleone alla prese con la penisola iberica e con le trame e le mire dei governanti di quella terra: in un’Opera in 3 atti per il controllo del mondo ascolteremo le gesta de Il buono, il presuntuoso e l’imperatore, raccontate dal docente universitario di storia, storico e responsabile delle relazioni internazionali della Fondation Napoléon di Parigi Peter Hicks.
Lo scenario della vicenda è come sempre quello della lotta per il controllo del mondo, dato che si parla di Napoleone. E questa è la vera storia di cosa è accaduto nella penisola iberica, una pagina ingiustamente considerata tra le più noiose. Ecco invece che si profila una trama, anzi molte trame. E un gioco di parti e di intrighi, come a teatro! Grazie al buon re di Spagna Carlo IV, che pagherà caro il suo eccesso di fiducia, al presuntuoso Godoy, “Principe della Pace” e amante di sua moglie, e al nostro machiavellico Napoleone, ecco come si consuma un’opera drammatica, iniziata nel 1808, in cui l’Imperatore francese si getta a capofitto in una serie di intrighi, attacchi, alleanze e tradimenti che lo condurrà diritto, e inesorabilmente, verso l’esilio all’isola d’Elba.
Venerdì 23 agosto ore 21,30
“Napoleone in pellicola. Amori, palle di neve e sogni di grandezza”
di Pier Dario Marzi. Serata in collaborazione con il Cineforum Ezechiele 25,17
Una selezione di sequenze cinematografiche racconteranno Amori, palle di neve e sogni di grandezza di un Napoleone in pellicola visto negli aspetti meno noti della sua ricca esperienza di vita.
Una selezione di sequenze cinematografiche dai film che hanno offerto letture nuove e inconsuete della vita dell’Imperatore saranno presentate da Pier Dario Marzi, esperto di cinema, docente di storia e filosofia e vicepresidente del Cineforum Ezechiele 25,17. Questa collaborazione con l’associazione lucchese che opera in ambito provinciale dal 1998, offrirà al pubblico delle conversazioni estive una carrellata di visioni che diversi registi, da Gance a Virzì, hanno dato dell’Imperatore, con particolare attenzione alla sua dimensione privata e alla sua infanzia, così poco straordinaria se paragonata al resto della sua vita. Dai giochi di Napoleone bambino, passando per gli amori giovanili e fino all’avventura politica e ai sogni di grandezza, infranti, il chiostro di San Micheletto si trasformerà per una sera in un cinema all’aperto.