Grazie al finanziamento della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il Teatro dell’Accademia dei Rassicurati di Montecarlo potrà ritornare ai suoi antichi fasti. Conosciuto ormai in Italia e nel mondo come piccolo gioiello dell’architettura settecentesca, incastonato com’è nell’antico borgo che domina da un lato la Piana di Lucca e, dall’altro, la Valdinievole, il minuscolo teatro sarà infatti al centro di un importante intervento di recupero funzionale e di ristrutturazione voluto dall’amministrazione comunale di Montecarlo. Un progetto che la Provincia di Lucca ha inserito nell’elenco degli interventi prioritari per l’accesso ai finanziamenti previsti nell’ambito del “programma pluriennale degli interventi strategici nel settore dei beni culturali” (Legge Regionale n.14 del 1995) e che, pertanto, beneficerà di un apposito finanziamento da parte della Regione Toscana pari al 60% del costo complessivo dell’opera, che ammonta a 520 mila euro. Il restante 40% sarà invece a carico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “Il Teatro dei Rassicurati - spiega il sindaco di Montecarlo Giuseppe Pieretti – anche se dotato di tutti gli accessori necessari allo svolgimento dell’attività, è risultato, fin dalla sua origine, privo di alcuni locali ‘di relazione’, che generalmente integrano e completano gli spazi funzionali tipici di un teatro. “Per ovviare a questa carenza – prosegue Pieretti – il Comune di Montecarlo ha recentemente acquistato un edificio limitrofo al teatro, dove si trova l’attuale ingresso principale. La soluzione progettuale prescelta è stata quella che privilegia un sostanziale intervento di restauro conservativo del teatro storico e riserva le opere di ristrutturazione nell’edificio di nuova acquisizione”. Il progetto L’intervento di articola in tre gruppi di opere. Il primo gruppo, che interessa esclusivamente il teatro, è costituito da lavori di restauro delle pitture su tela che ornano esternamente i parapetti dei palchi , di ripristino delle decorazioni dei soffitti e delle pareti, di consolidamento delle strutture e delle balaustre lignee, nonché di rinnovo delle corrispondenti tappezzerie. A tali interventi, si aggiungono quelli finalizzati a preservare l’edificio dal deperimento “fisiologico” causato dal tempo e dagli agenti atmosferici. Il secondo gruppo di opere è invece concentrato principalmente sul fabbricato di nuova acquisizione ed è costituito dai lavori necessari per rendere funzionali gli spazi alle moderne esigenze di esercizio, per adeguare gli impianti alle norme in materia di sicurezza e per rendere accessibili i locali ai disabili. Il terzo gruppo di opere, infine, è volto a configurare il complesso delle volumetrie che collegano il teatro con il fabbricato annesso. Questo l’assetto del teatro a fine lavori: Al piano terreno, sarà ricavato un piccolo atrio dotato di piattaforma mobile per garantire l’accesso ai disabili, una sala di ingresso capace di ospitare il servizio informazioni al pubblico, la cassa e il guardaroba. Al margine della sala d’ingresso, saranno realizzati la nuova scala e un ascensore per l’accesso ai piani superiori e ai palchi. Il primo piano, ad eccezione del disimpegno di accesso al primo ordine di palchetti e ai servizi igienici, sarà destinato ad ospitare i nuovi camerini per gli artisti. Un corridoio collegherà i camerini con il palcoscenico. Il secondo e ultimo piano, a tetto, verrà lasciato completamente libero da strutture e divisori, in modo che possa assolvere nei periodi di attività teatrale alla funzione di “foyer” e, nei momenti di inattività, a quella di spazio pubblico polivalente.