Tutto esaurito, nella chiesa di San Francesco, per l’esibizione della Filarmonica della Scala. Un successo testimoniato anche dalla presenza, nella piazza antistante, di oltre 400 persone, che hanno potuto assistere al concerto attraverso il maxischermo allestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca proprio per fronte alla grandissima richiesta da parte del pubblico.
Un successo suggellato dalla bravura di Daniel Harding, il giovane direttore d’orchestra, che ha guidato con “gentile” autorevolezza una delle compagini orchestrali più prestigiose del panorama musicale mondiale.
Una serata ricca di significati, frutto della collaborazione fra Fondazione e Teatro del Giglio. Una sinergia nata per festeggiare un anno dall’inaugurazione del complesso conventuale di San Francesco, ma che vuole essere tutt’altro che episodica, nell’obiettivo di dare nuovo impulso ai rapporti tra l’ente di San Micheletto e il Teatro, da tre secoli punto di riferimento artistico e culturale della città.
E poi, la cifra artistica, ricca di contenuti e di suggestioni. Con un repertorio musicale intrigante che ha messo insieme Rossini e Dvořàk, Puccini e Mascagni, Leoncavallo e Verdi. Infine, il bis che Harding ha voluto regalare alla città: l’Intermezzo al terzo atto della Manon Lescaut.
Al termine, applausi interminabili, con il direttore d’orchestra più volte chiamato alla ribalta.