Sono bastati novantadue giorni per riconsegnare alla città la chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, dopo che, in seguito allo sciame sismico dell'anno scorso, era stata chiusa per scarsa sicurezza strutturale. Rinforzo del solaio metallico: questo l'intervento necessario, interamente finanziato – per 300mila euro – dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e progettato dallo studio DpIngegneria, che si è avvalso dell'impresa esecutrice Nannini Costruzioni Srl.
Un traguardo di cui va particolarmente fiero il presidente della Fondazione, Arturo Lattanzi, che ha spiegato, al momento della riapertura – avvenuta alla presenza del Vescovo, Italo Castellani, di Don Mauro Lucchesi e Giovanni Del Debbio dell'Ente Chiesa Cattedrale di San Martino - come desiderio dell'Ente di San Micheletto fosse proprio quello di riconsegnarla al pubblico il prima possibile. Una chiesa che sta particolarmente a cuore alla Fondazione CRL, che aveva contribuito all'inizio degli anni Novanta al restauro del Battistero e della zona archeologica.
Come illustrato anche dagli ingegneri Matteo Pierami e Alessandro Dami, l'intervento ha riguardato sia il corpo principale della chiesa (navate, presbitero e transetti), sia il battistero adiacente ed è stato mirato al rinforzo strutturale dell'ordinatura metallica, il tutto contenendo al massimo l'impatto visivo. San Giovanni, oltre che rientrare nel pacchetto di offerta turistica assieme a San Martino e al Museo della Cattedrale, adesso potrà tornare ad ospitare i concerti di musica lirica.
Un’iniziativa molto significativa per la Fondazione Cassa di Risparmio, che, come ha sottolineato il presidente Lattanzi in questa occasione, “pur essendo un ente di diritto privato, amministra denaro pubblico e col restauro del San Giovanni ha dimostrato in che modo può agire velocemente sul territorio per il ripristino di situazioni d'emergenza”.