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POLO TECNOLOGICO E AZIONI DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA: LA CAMERA DI COMMERCIO PRESENTA I PROGETTI FINANZIATI DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA

Lunedì, 19 Ottobre, 2009

I progetti messi a punto dalla Camera di Commercio e finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, all’interno dei propri interventi diretti, nel campo della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico e, più in generale, del sostegno al sistema economico e produttivo locale sono stati al centro di un incontro tra i vertici dell’ente camerale e i membri dell’organo di indirizzo e del consiglio d’amministrazione della Fondazione. Nel corso dell’incontro, svoltosi in San Micheletto, il presidente Claudio Guerrieri ed il segretario generale della Camera di Commercio, Roberto Camisi, hanno illustrato al presidente Giovanni Cattani e agli altri rappresentanti della Fondazione lo “stato di avanzamento” delle iniziative avviate negli ultimi anni. Come spiega il presidente della Fondazione, avvocato Cattani, “l’incontro ha permesso di conoscere direttamente e di valutare i risultati raggiunti attraverso la messa a punto e la realizzazione dei progetti finanziati dalla Fondazione stessa, tra i quali le azioni formative per la creazione di imprese e per lo sviluppo dei distretti economici locali, come il cartario, il lapideo, il calzaturiero e il nautico, per la realizzazione del laboratorio di “realtà virtuale” di Pietrasanta e del Polo Tecnologico lucchese. “Devo dire – sottolinea Cattani – che tutte le attività promosse e condotte dalla Camera di Commercio hanno già prodotto importanti risultati, sia nel campo della formazione che in quello della ricerca e del trasferimento tecnologico. Mi riferisco, in particolare, all’attività di formazione legata ai temi della qualità come fattore competitivo nelle calzature, dell’efficienza energetica nell’industria cartaria, della gestione finanziaria delle imprese del settore nautico, nonché ai corsi per aspiranti e neo-imprenditori. “Ma – prosegue Cattani – mi riferisco anche ai progetti per il supporto alle piccole imprese manifatturiere della provincia di Lucca nel processo di trasferimento di innovazione tecnologica e, soprattutto, al laboratorio di realtà virtuale di Pietrasanta e al Polo Tecnologico lucchese. Il primo, rivolto a dimostrare le potenzialità delle tecnologie degli ambienti virtuali per la promozione culturale ed economica; l’altro, teso alla creazione di laboratori di ricerca avanzata sulle tecnologie robotiche e gli ambienti virtuali, centri di sperimentazione e spin-off universitari, incubatori d’impresa, start-up di imprese operanti in settori innovativi quali la bio-ediliza e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). Progetti che sono perfettamente aderenti alle linee-guida che l’organo di indirizzo della Fondazione ha indicato al consiglio d’amministrazione per la definizione degli interventi diretti e indiretti e contenuti nel documento programmatico previsionale”. Il Polo Tecnologico Il Polo Tecnologico Lucchese, che la Camera di Commercio sta realizzando nell’area ex Bertolli di Sorbano, prima ancora di essere completato, vanta già un importante, significativo record: è il primo e, fino ad ora, unico esempio in Toscana di struttura al servizio dell'innovazione, costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia. La Regione Toscana e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, insieme ovviamente alla Camera di Commercio di Lucca, sono i maggiori finanziatori di quest’opera, che è prevista dal Piano di Sviluppo Locale e la cui costruzione richiederà un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro. La struttura si compone di due edifici. Il primo, ormai praticamente ultimato, ospiterà in 2.600 metri quadri un centro di servizio all’innovazione e laboratori di ricerca. Il secondo lotto sarà occupato da un incubatore per imprese innovative e spin-off universitari ed altri laboratori di ricerca. La superficie coperta totale di questo secondo lotto sarà di 3.650 metri quadrati e si prevede di terminare i lavori entro il 2010. A pieno regime, nella struttura complessiva lavoreranno circa 300 persone. Proprio per le sue caratteristiche di eco-compatibilità, l’edificio è diventato un “cantiere scuola” per la sensibilizzazione alla bio–edilizia e alla bio-architettura ed in particolare per la divulgazione delle nuove tecniche e dei nuovi materiali agli operatori del settore edile.