Approfondire una lezione attraverso Smartphone o Tablet; fare i compiti consultando il materiale didattico messo in “rete” dagli insegnanti; tenersi in contatto e dialogare con i propri compagni come su Facebook o un qualsiasi social network: sono solo alcune delle infinite opportunità offerte da UiBi, un progetto che ha come punto di riferimento il valore della formazione scolastica con al centro l’alunno e che, nella realizzazione di un Ambiente di Apprendimento Sociale (Social Learning Environment), fornisce strumenti e contenuti agli studenti per la creazione di un Ambiente di Apprendimento Personale (Personal Learning Environment).
Già il nome, UiBi, è fortemente evocativo: rappresenta, infatti, la pronuncia in italiano dei termini inglesi “We” e “Be”. Quindi, “Noi” e “Essere”. Due termini che, insieme, suggeriscono l’idea di una comunità.
Ed è proprio una comunità socio-didattica quella che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca sta costruendo insieme alle scuole della provincia, con l’obiettivo di cambiare decisamente l’approccio didattico e di apprendimento. Approccio che ancora ricalca schemi tradizionali, poco adatti all’evoluzione del sapere e delle esigenze della società moderna.
Ecco, quindi, il progetto UiBi, che si sviluppa come un Portale Web, nel quale è possibile creare e depositare le lezioni, scambiarle, accedere a risorse per la formazione professionale, creare community di interesse e molto altro ancora. Un Portale Social Learning dove creare classi, corsi di studio e di recupero, assegnare compiti e fare verifiche, discutere su singoli argomenti con gli alunni, pubblicare dispense e libri di testo. E poi un’App per Smartphone o Tablet con funzionalità Social, per consultare ed utilizzare per fare i compiti il materiale didattico pubblicato dal docente: test, esercizi, letture, tenendosi in contatto in modo social con compagni e insegnanti.
Insomma: un vero e proprio ecosistema di comunicazione, nel quale tutti possono avere parte attiva, studenti e insegnanti, per favorire un ambiente di incontro orientato alla condivisione di contenuti e opinioni, al dialogo e all’impegno.
“Il progetto UiBi – come spiega il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi – è la risposta della Fondazione ai bisogni tecnologici del sistema scolastico provinciale. Risposta che si è già tradotta nella fornitura a tutte le scuole della provincia, dalle elementari alle medie fino ai licei e agli istituti superiori, di lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook di ultima generazione, monitor, computer, stampanti, fotocopiatrici digitali multifunzione e postazioni informatiche avanzate per laboratori didattici. Attrezzature fornite anche a circoli e direzioni didattiche, che hanno potuto così arricchire – in taluni casi avviare – le rispettive dotazioni in termini di supporto tecnico e di information technology da utilizzare per migliorare modalità della didattica, dell’apprendimento e di gestione della conoscenza nell’universo scolastico provinciale”.
Al momento, il progetto UiBi vede coinvolti oltre 50 istituti scolastici e circa 380 tra insegnanti e personale tecnico amministrativo, per i quali la Fondazione Cr Lucca ha programmato una serie di incontri di formazione, propedeutici alla gestione della nuova rete di comunicazione scolastica. A UiBi hanno aderito anche istituti appartenenti a organismi sovra provinciali come “Scuola senza zaino” e R.I.S.C.A.T. (associazione scuole serali statali).
Prima ancora di vedere la luce, tra l’altro, UiBi è già stato adottato dall’Ufficio Scolastico Regionale, che ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa, e da INDIRE, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che vede il progetto della Fondazione Cr Lucca come possibile progetto sperimentale per tutto il sistema scolastico nazionale.
“Si conferma, dunque – conclude il presidente Lattanzi - la scelta della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca di aiutare il sistema scolastico locale a crescere e svilupparsi utilizzando le tecnologie informatiche, in modo da portarsi al livello dei paesi europei più evoluti.
“L’obiettivo dell’Unione Europea di perseguire una società basata sulla conoscenza, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, non può che partire dalla scuola, alla quale, però, è necessario dare tutti gli strumenti utili: la scuola occupa un posto fondamentale nella realizzazione di questo obiettivo, in quanto si configura come il ‘contenitore’ delle conoscenze e della cultura nel nostro Paese; contenitore che deve poter disporre delle nuove tecnologie per diffondere il sapere e, al tempo stesso, raccogliere i preziosi stimoli e le continue innovazioni che provengono dal mondo”.