Home » News » "LAVORO": ULTIMA PAROLA DELLE CONVERSAZIONI

"LAVORO": ULTIMA PAROLA DELLE CONVERSAZIONI

Lunedì, 3 Dicembre, 2018
Categoria: 

Ultimo appuntamento, giovedì 6 dicembre ore 21.00, per le Conversazioni in San Francesco, il ciclo di incontri orchestrate della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, intitolato quest’anno Le parole della Costituzione. 70 anni dopo. A chiudere la rassegna, con la parola “Lavoro”, sarà Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro e presidente dell’ISTAT, una voce autorevole per affrontare una tematica che i padri costituenti inserirono nientemeno che nell’articolo 1, ma che da sempre costituisce una delle questioni più dibattute nel contesto politico e sociale italiano.

Enrico Giovannini, ora portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile di cui è uno dei fondatori, farà il punto sulla situazione italiana e sulla necessità di far emergere un’Italia nuova e sostenibile, come sostiene nel suo libro, uscito per Laterza nel 2018, dal titolo appunto L’utopia sostenibile. Se continueremo a pensare e ad agire come abbiamo fatto negli ultimi anni, non riusciremo a evitare al nostro mondo una profonda crisi ambientale, economica e sociale. Tre sono gli ingredienti fondamentali per realizzare lo sviluppo sostenibile: tecnologia, governance e cambiamento di mentalità. Rispetto alla tecnologia, l’autore afferma che poiché non disponiamo ancora di soluzioni radicali, è necessario “guadagnare tempo” riducendo al minimo i danni grazie all’utilizzo delle attuali tecnologie. Il cambiamento di mentalità è il problema più complesso, inteso come trasformazione della cultura e soprattutto dei modelli con cui si interpreta la realtà. Partendo da quest’ultimo aspetto, e ben conscio della delicatezza della questione, soprattutto dopo il duro scontro verificatosi di recente sulle modifiche alla seconda parte della Costituzione, non si può non riconoscere che, se lo sviluppo sostenibile deve divenire il paradigma di riferimento sia per le politiche pubbliche che per i comportamenti delle imprese e delle persone, esso dovrebbe essere inserito tra i principi fondamentali della Repubblica, come già fatto in Norvegia, in Francia, in Svizzera e in vari altri Paesi. Un’utopia sostenibile è la via maestra che Enrico Giovannini indica per il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU. È richiesto l’impegno di tutti e un profondo cambiamento del modo in cui leggiamo e affrontiamo i problemi che ci circondano

Ultimo appuntamento, giovedì 6 dicembre ore 21.00, per le Conversazioni in San Francesco, il ciclo di incontri orchestrate della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, intitolato quest’anno Le parole della Costituzione. 70 anni dopo. A chiudere la rassegna, con la parola “Lavoro”, sarà Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro e presidente dell’ISTAT, una voce autorevole per affrontare una tematica che i padri costituenti inserirono nientemeno che nell’articolo 1, ma che da sempre costituisce una delle questioni più dibattute nel contesto politico e sociale italiano.

Enrico Giovannini, ora portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile di cui è uno dei fondatori, farà il punto sulla situazione italiana e sulla necessità di far emergere un’Italia nuova e sostenibile, come sostiene nel suo libro, uscito per Laterza nel 2018, dal titolo appunto L’utopia sostenibile. Se continueremo a pensare e ad agire come abbiamo fatto negli ultimi anni, non riusciremo a evitare al nostro mondo una profonda crisi ambientale, economica e sociale. Tre sono gli ingredienti fondamentali per realizzare lo sviluppo sostenibile: tecnologia, governance e cambiamento di mentalità. Rispetto alla tecnologia, l’autore afferma che poiché non disponiamo ancora di soluzioni radicali, è necessario “guadagnare tempo” riducendo al minimo i danni grazie all’utilizzo delle attuali tecnologie. Il cambiamento di mentalità è il problema più complesso, inteso come trasformazione della cultura e soprattutto dei modelli con cui si interpreta la realtà. Partendo da quest’ultimo aspetto, e ben conscio della delicatezza della questione, soprattutto dopo il duro scontro verificatosi di recente sulle modifiche alla seconda parte della Costituzione, non si può non riconoscere che, se lo sviluppo sostenibile deve divenire il paradigma di riferimento sia per le politiche pubbliche che per i comportamenti delle imprese e delle persone, esso dovrebbe essere inserito tra i principi fondamentali della Repubblica, come già fatto in Norvegia, in Francia, in Svizzera e in vari altri Paesi. Un’utopia sostenibile è la via maestra che Enrico Giovannini indica per il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU. È richiesto l’impegno di tutti e un profondo cambiamento del modo in cui leggiamo e affrontiamo i problemi che ci circondano