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IL PIAGGIA DI VIAREGGIO TRA LE SCUOLE D’ECCELLENZA

Martedì, 16 Dicembre, 2014

Istituto italiano d'eccellenza, ecco come è stato classificato il liceo scientifico sportivo dell'ISI “Carlo Piaggia” di Viareggio: è l’utilizzo intelligente e calibrato delle nuove tecnologie ad avere qualificato la scuola come istituto hi-tech, in cui gli studenti non apprendono più passivamente, ma grazie all'utilizzo dei tablet e smartphone interagiscono costantemente con i loro insegnanti, sviluppando nuove competenze e diventando, all'occorrenza, dei tutor che condividono contenuti con i loro compagni di classe.

Una rivoluzione che ha permesso all'istituto viareggino di essere inserito, assieme ad altre ventuno scuole italiane, nel movimento "Avanguardie innovative", progetto promosso da Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) e presentato a Genova.

Il liceo sportivo è una novità assoluta in tutta la provincia di Lucca  e vanta una straordinaria dotazione tecnologica di base. Il resto lo fa il Bring Your Own Device: i ragazzi portano a scuola i loro ipad o cellulari e li utilizzano a scopo didattico. Attraverso un portale condiviso, realizzato col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, gli studenti possono reperire slide, informazioni o contenuti discussi a lezione e per domande o chiarimenti possono interagire con i docenti, semplicemente accedendo alla piattaforma Uibi, vero punto di forza della campagna di aggiornamento della didattica  portata avanti dalla Fondazione Crl.

In questo modo il telefonino diventa strumento didattico, contribuendo a sensibilizzare i ragazzi a un uso consapevole dei loro smartphone, anche attraverso un’opera di “responsabilizzazione”: incontri ad hoc con la polizia postale permettono infatti di illustrare i rischi connessi ad un utilizzo improprio dei device, realizzando una preziosa opera di prevenzione del cosiddetto cyberbullismo.

L’innovazione passa anche attraverso una specifica organizzazione delle aule: i banchi non sono più disposti in file orizzontali, bensì a isole, per promuovere la condivisione delle idee e permettere a tutti gli studenti di inserirsi e non sentirsi mai emarginati.

Una didattica che diventa dunque non formale, grazie alla quale i ragazzi possono apprendere costantemente, anche fuori dall'orario scolastico, interagendo con i propri insegnanti e costruendo un dialogo che diventa parte stessa della formazione, della responsabilizzazione e della crescita umana e culturale di ognuno.