Prendi la scienza, prendi chi la scienza “la fa” – professori e ricercatori – falli parlare con parole semplici e chiare, illustra i passaggi più complessi con disegni animati e riprendi tutto in alcuni video. La Scuola IMT Alti Studi Lucca lo ha fatto e ha condensato il tutto in due progetti diversi con unico scopo: parlare delle conquiste e delle nuove frontiere della ricerca a bambini e ragazzi, facendosi capire.
Si chiamano “Il cervello a fumetti”e “Lezioni disegnate” e sono due serie di video-lezioni pensate rispettivamente per la scuola primaria e secondaria di primo grado, la prima, le scuole secondarie di secondo grado, la seconda. Da anni ormai, infatti, la Scuola IMT si occupa di formazione e divulgazione rivolta a insegnanti e studenti delle scuole del territorio: se il Covid-19 non ha permesso l’organizzazione di incontri, ecco una proposta diversa e tutta digitale, ça va sans dire, un possibile nuovo strumento a supporto della didatticagià disponibile sul canale Youtube Scuola IMT https://www.youtube.com/user/imtaltistudilucca in due comode playlist e presto sui social: giovedì 27 maggio, sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter della Scuola, il lancio del primo video de “Il cervello a fumetti”, che tornerà con un nuovo episodio per tre settimane consecutive, sempre di giovedì. Ma vediamoli nel dettaglio.
“Il cervello a fumetti” è una serie video in quattro mini lezioni da cinque minuti ciascuna che accompagna i ragazzi alla scoperta del funzionamento del cervello – quanto pesa? quanto è grande? come è fatto un neurone? - fino alle frontiere più avanzate e affascinanti delle neuroscienze: è davvero possibile comandare un oggetto a distanza con la sola forza del pensiero?! A parlare con un linguaggio accessibile e uno stile giocoso adatto anche ai più piccoli è Emiliano Ricciardi, professore di neuroscienze della Scuola IMT. Come su un’immaginaria lavagna, arrivano in suo aiuto i colorati disegni animati del fumettista bolognese Matteo Farinella, neuroscienziato a sua voltae autore dilibri illustrati sulla ricerca scientifica dedicati a bambini, ragazzi e adulti.
“Identikit del cervello”; “Muoversi, parlare, pensare, ricordare…”; “Finestra con vista” e “Cartoline dal futuro” sono i titoli dei quattro episodispecificamente rivolti agli studenti degli ultimi anni della scuola primaria e di tutto il ciclo della scuola secondaria di primo grado.
Con le “Lezioni Disegnate”, invece, alcuni ricercatori e professori della Scuola IMT si rivolgono ai ragazzi dai quattrodici anni in su, in una serie di video-lezioni da 10-15 minuti circa, dedicate ad approfondire e integrare temi del programma scolastico della scuola secondaria di secondo grado. Quest’ultimo, infatti, il target specifico. Filosofia, logica e psicologia cognitiva, intelligenza artificiale e storia dell’arte, anche in questo caso la spiegazione è corredata da disegni e animazioni allo scopo di stimolare l’interesse e facilitare la comprensione, compito affidato a un’altra matita con un solido background scientifico, quella dell’illustratrice e visual designer sarda Dania Puggioni, biologa molecolare. “Come capiamo ciò che non ci diciamo: noi, gli altri e la teoria della mente”; “Come si muovono le idee. Il sapere in viaggio dall’antichità al Medioevo”; “Come imparano le macchine e come possono essere ingannate: l’intelligenza artificiale e i suoi punti deboli”sono le prime tre “puntate”– già disponibili sul canale Youtube Scuola IMT e chiuse, come tutte, con consigli di lettura per chi si fosse appassionato all’argomento - a cura rispettivamente di Giada Lettieri, ricercatrice in neuroscienze, Silvia Di Vincenzo, ricercatrice in storia della filosofia medievale e Gabriele Costa, professore di informatica Scuola IMT. Concludono il primo ciclodelle “Lezioni disegnate” – che in futuro potrebbero essere arricchite dall’indagine di nuovi ambiti - “Trappole mentali: quando il cervello ci fa sragionare” di Gustavo Cevolani, professore in logica e filosofia della scienza e “Il Partenone: metamorfosi di un’icona dell’architettura antica”, curata dal ricercatore in archeologia classica Alessandro Poggio, ricercatore in archeologia classica della Scuola, presto online.