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HOUSING SOCIALE: LA FONDAZIONE CR LUCCA HA ACQUISTATO I PRIMI 25 APPARTAMENTI DA AFFITTARE A CANONE CALMIERATO

Lunedì, 4 Luglio, 2011

Sono già 25 gli appartamenti che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha acquistato nell’ambito del progetto di housing sociale che consentirà, nel giro di pochi mesi, di mettere sul mercato circa 50 alloggi ad affitto calmierato e 50 per l’emergenza abitativa. Un progetto denominato "Per una rete dell'alloggio sociale a Lucca" promosso dalla Fondazione di via San Micheletto d’intesa con Provincia di Lucca, Fondazione Casa, Regione Toscana e Diocesi di Lucca: “Una vera e propria rete di sostegno sociale sul fronte abitativo – per dirla con il Presidente della Fondazione, Arturo Lattanzi - per aiutare le famiglie e i singoli che, pur avendo una fonte di reddito, non guadagnano così poco da poter accedere ai bandi per l’assegnazione di una casa popolare, né abbastanza da permettersi l’affitto di un alloggio offerto dal mercato privato”.
Dopo aver esaminato tutte le proposte pervenute nei mesi scorsi alla Fondazione, in queste ultime settimane, dinanzi al notaio Luca Nannini, il Presidente Lattanzi ha perfezionato l’acquisto dei primi 25 alloggi.
Le prime due abitazioni, ricavate in un vecchio edificio ristrutturato, si trovano a Dezza, nel comune di Borgo a Mozzano. Prezzo complessivo d’acquisto: 330 mila euro. Tre appartamenti fanno invece parte di un immobile condominiale nuovo in via della Stazione a Mologno, nel comune di Barga. Prezzo: 480 mila euro. Sono in un condominio di via Vecchia Pisana, a S. Donato, i 12 appartamenti che la Fondazione Cassa di Risparmio ha acquistato nel comune di Lucca. Prezzo: 1,9 milioni di euro. Infine, proprio questa mattina, l’atto per l’acquisto di 8 unità abitative in via Fossanuova, località “ai Fanucchi”, nel comune di Porcari. Prezzo complessivo d’acquisto: 1 milione e 160 mila euro.
Intanto, in attesa di stipulare l’atto di acquisto di 10 appartamenti in via Lombarda a Lammari, nel comune di Capannori (prezzo: un milione e 320 mila euro), la Fondazione ha sottoscritto il compromesso per l’acquisto di 8 appartamenti in costruzione in un unico blocco in via Pesciatina, a Tempagnano, nel comune di Lucca. Prezzo di quest’ultimo complesso immobiliare: un milione e 320 mila euro. Restano ancora da reperire le 10 abitazioni previste nel comune di Massarosa.
Complessivamente, dunque, la Fondazione ha già speso 3 milioni e 870 mila euro (al netto degli oneri fiscali) degli 8 milioni destinati a questa imponente operazione di housing sociale.
Un progetto senza precedenti in Italia: la prima tranche di 53 immobili, per un valore stimato in circa 8 milioni di euro, vengono acquistati direttamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio, che li affitta a canone calmierato per 25 anni. Gli affitti dovrebbero variare da un minimo di 230 a un massimo di 400 euro al mese con una media di euro 320 al mese. Mentre il bando per l’assegnazione degli appartamenti sarà emanato dai Comuni interessati, sarà la Fondazione Casa Lucca a fornire alla Fondazione Cassa di Risparmio i nominativi degli affittuari.
Grazie a questo investimento e in virtù del vincolo di 25 anni rispetto al canone sostenibile, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca otterrà dalla Regione Toscana un contributo pari al 48% del valore medio per metro quadrato rilevato dall’Osservatorio di mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia del Territorio per i fabbricati. Una cifra che si aggira intorno ai 4 milioni di euro e che La Fondazione Cassa di Risparmio darà alla Fondazione Casa Lucca, che la utilizzerà per l’acquisto e la ristrutturazione di un’altra cinquantina di alloggi di proprietà della Diocesi e di Enti pubblici e privati. Di questi immobili, almeno 30 saranno “alloggi di transizione”, considerati una vera e propria valvola di sfogo per tutti i Comuni che, negli ultimi mesi, si sono trovati di fronte ad un numero di casi di emergenza abitativa senza precedenti.
Il problema dell’emergenza abitativa rappresenta, anche nella nostra provincia, una criticità ormai strutturale, che la crisi economica rischia di far esplodere in maniera preoccupante: il numero dei cosiddetti ‘nuovi poveri’ sta crescendo a dismisura; ed è anche a questa nuova categoria sociale che si rivolge il progetto.
Sono tre, in particolare, gli elementi qualificanti del progetto: l’acquisto di 50 appartamenti consente di eliminare dal mercato numerosi immobili invenduti, dando così una boccata d’ossigeno alle imprese edili. La ristrutturazione di altri 50-60 alloggi, resa possibile dal contributo della Regione che la Fondazione Cassa di Risparmio girerà alla Fondazione Casa Lucca, permetterà di dare lavoro a numerose ditte, ad artigiani e fornitori di servizi, di creare nuova economia e di sostenere l’occupazione.
Infine, questa operazione – che, al momento, è l’unica del genere realizzata in Toscana - non prevede consumo di nuovo suolo e consente una distribuzione delle abitazioni a “macchia di leopardo”, e cioè su tutto il territorio provinciale; una distribuzione che, da una parte, eviterà di creare “sacche di disagio” e, dall’altra, concorrerà a un’integrazione più serena all’interno della comunità delle famiglie.