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EMERGENZA: "IL MOMENTO DEL FARE"

Martedì, 19 Maggio, 2020
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La ripartenza nasce sulle ceneri di un'emergenza che ha travolto le persone, le imprese, il lavoro, la scuola e l'economia delle famiglie, mettendo a dura prova un po' tutto il sistema sociale. C'è bisogno di futuro, ma anche di presente. L'andamento 'quotidiano' di chi spesso non sa come andare avanti, come riavviare la propria esistenza. Un problema che riguarda l'Italia e, quindi, anche la nostra provincia. Di questo parliamo con Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, l'ente che tanto ha fatto in passato e tanto sta facendo in questi mesi per sostenere a tutti i livelli il nostro territorio e far fronte alle sfide impegnative che adesso ci attendono.

Emergenza sanitaria, emergenza sociale, emergenza economica. C'è un sistema sanitario sotto pressione. Vuole ricordare in cosa si è concretizzata finora l'azione della Fondazione?

«Non stiamo affrontando una congiuntura storica qualunque. Da subito si è capito che adesso stiamo vivendo il 'momento del fare', dell'agire e del dare risposte efficaci. L'impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca si è infatti concretizzato da subito nel fornire supporto ed elaborare possibili strategie per il presente e il futuro prossimo. Non appena la situazione ha iniziato ad assumere i contorni della grave emergenza, la Fondazione si è attivata immediatamente per sostenere il sistema sanitario locale, acquistando per conto dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest tutta una serie di macchinari, attrezzature e presidi medici per un totale di 500mila euro. Tomo - grafi, ecografi, videolaringoscopi e altre apparecchiature si sono rivelati strumenti fondamentali per affrontare la crisi; ma il Paese si è fermato, il Mondo si è fermato. Gli effetti di questo lockdown si sono mostrati immediati e spietati sia nella grande finanza mondiale quanto nelle economie locali, fino a colpire in maniera diretta la quotidianità di famiglie, persone, piccoli imprenditori, professionisti e tanti altri ancora». «Per dare una boccata d'ossigeno alle tante associazioni di volontariato, assistenza e protezione civile coinvolti nell'emergenza, la Fondazione ha infatti agevolato l'accesso ai contributi con modalità di erogazione più rapide, consentendo a queste persone di impegnarsi serenamente, 'con le spalle coperte', nella difficile opera di 'ricucitura' e salvaguardia del tessuto sociale. «Altre importanti misure sono allo studio, sempre in continuo confronto con le autorità e le istituzioni competenti».

Ha parlato delle tante associazioni impegnate nel contrasto al COvid-19. Ci sono altri strumenti per aiutarle?

«Certo. Le Fondazioni bancarie italiane, tramite la propria associazione nazionale (ACRI), hanno sottoscritto una convenzione con Intesa Sanpaolo per l'erogazione di finanziamenti dedicati alle organizzazioni che operano nel mondo del non profit. Si tratta del "Prestito di sollievo", un'iniziativa cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha aderito con un contributo di oltre 190 mila euro. Si tratta di un fondo complessivo di 5 milioni di euro. Una solida base di liquidità che, assieme all'effetto di 'leva finanziaria', consentirà di erogare finanziamenti per almeno 50 milioni di euro, portando così, appunto, 'sollievo' a migliaia di organizzazioni. In questo momento le nostre comunità non possono fare a meno del dinamismo e delle competenze di questo variegato associazionismo. Lo si è visto con chiarezza. Il Terzo settore svolge un ruolo complementare all'impegno dello Stato e proprio per questo il nostro auspicio è che le tante associazioni del territorio della provincia di Lucca, che abbiano la necessità di tirare il fiato con un po' di liquidità, possano adesso ricorrere a questi finanziamenti rivolgendosi agli sportelli di Intesa San Paolo. L'occasione è importante. I finanziamenti, infatti, vanno da un minimo di 10mila a un massimo di 100mila euro».

Altro capitolo delicato è quello della scuola. La continuità di didattica, il ruolo sociale dell'insegnamento, la serenità degli studenti. Tutto potrebbe esser compromesso.

«Personalmente ripongo molta fiducia nelle capacità di adattamento delle nostre generazioni più giovani, ma ritengo comunque opportuno cercare le soluzioni per garantire la didattica migliore possibile e salvaguardare ad ogni costo il diritto allo studio».

La Fondazione ha mosso qualche passo anche in questo ambito?

«Innanzitutto abbiamo messo da subito a disposizione il nostro portale per la didattica a distanza, UiBi, che già molte scuole della provincia adoperano regolarmente nell'ottica di una didattica virtuale, integrata con l'apprendimento 'dal vivo'. In secondo luogo la Fondazione aderisce da anni a politiche, anche qui condivise con altre fondazioni bancarie italiane, per combattere i fenomeni dell'abbandono scolastico e dell'emarginazione. Proprio durante il Congresso ACRI che si tenne a Lucca nel 2015 nacque l'idea di un fondo comune volto a "realizzare una significativa iniziativa nazionale, in collaborazione con le rappresentanze del volontariato e del terzo settore, di contrasto alle nuove povertà e a sostegno dell'infanzia svantaggiata...". Un'esperienza partita nel 2016 che ha visto l'Impresa sociale costituita ad hoc, "Con i bambini", emanare diversi bandi dedicati a differenti fasce dell'età scolare. Per dare un'idea dell'impegno, la Fondazione in 5 anni ha stanziato circa 16,3 milioni su questo fondo, di cui 4,6 per il biennio 2019-2020».

Quali benefici ne ha ricavato il territorio?

«Questa risorse sono tornate sul territorio della provincia di Lucca, andando a finanziare progetti proposti da associazioni locali. Come ad esempio "Lucca In: inter-relazioni in natura contro la povertà educativa", iniziativa promossa e coordinata dal Comune di Lucca che ha coinvolto i Comuni di Capannori, Altopascio e Villa Basilica mettendo a sistema una galassia di enti e associazioni della piana lucchese. O ancora l'iniziativa della Cooperativa Sociale CREA di Viareggio "Manchi solo tu", grazie al quale sarà possibile attivare e sostenere iniziative educative dentro le scuole, promuovere e gestire centri di aggregazione sul territorio per offrire ai giovani di 11-17 anni opportunità educative, culturali e sportive. E vorrei ricordare anche un progetto di portata nazionale finanziato da questi bandi. L'Associazione Senza Zaino di Lucca infatti è capofila di una rete che coinvolge numerosi enti e associazioni in tutta Italia nel progetto "L'ora di lezione non basta", che mira a far diventare la scuola una comunità in cui proporre modelli educativi d'avanguardia. È necessario credere nella scuola e nelle sue potenzialità, perché sarà di certo uno dei perni fondamentali su cui costruire la nostra rinascita».

 

a cura di Francesco Meucci