Il Liceo classico 'Carducci' di Viareggio è stato oggetto di un sopralluogo da parte del presidente della Provincia, Luca Menesini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi, il consigliere provinciale Renato Bonturi titolare della delega alle Scuole, della dirigente dell'amministrazione provinciale per l'edilizia scolastica, architetto Francesca Lazzari e del direttore dei lavori, Fabrizio Mechini.
Scopo di questa visita al cantiere – alla quale hanno preso parte anche un rappresentante del Comune di Viareggio e il preside del liceo – era quello di verificare l'avanzamento dei lavori, realizzati dalla ditta 'Restaurotialia' srl di Camaiore, sotto la sorveglianza dell'architetto Glauco Borella della Soprintendenza di Lucca e che stanno per terminare.
A settembre 2015, infatti, la Provincia ha iniziato una serie di interventi di restauro conservativo che hanno interessato le facciate del palazzo dove è ospitato l'istituto superiore e finalizzati ad arginare ed eliminare i fenomeni di distacco dei fregi – tecnicamente 'modanature' – che vi si trovano. L'importo complessivo dell'intervento è stato di 640mila euro ed è stato finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca.
«Oggi abbiamo potuto ammirare l'opera di recupero fin qua effettuata – hanno dichiarato Luca Menesini e Arturo Lattanzi – che ha restituito alla città di Viareggio un edificio di grande pregio, riportato alla sua bellezza originale. Un importante lavoro che è stato possibile grazie all'impegno congiunto della Provincia e della Fondazione Cassa di Risparmio, dimostrando, una volta ancora, come, lavorando insieme, si possano ottenere importanti risultati. Adesso la vera sfida sarà l'impegno che ci vedrà, come enti e istituzioni di nuovo fianco a fianco, per trovare finanziamenti con i quali realizzare ulteriori lavori».
L'edificio rappresenta la sede della prima scuola superiore della città di Viareggio ed è stato costruito nel primo Dopoguerra, su progetto del 1921 dell'architetto Alfredo Belluomini. Il fabbricato presenta una distribuzione planimetrica classica, organizzata simmetricamente, uno stile di decorazione delle facciate di richiamo neo-rinascimentale ed è stato realizzato occupando una parte dell'area di Villa Paolina alla quale è connesso da un cortile.
L'intervento conservativo, però, non è stato il solo realizzato al 'Carducci': il progetto, infatti, includeva anche la sostituzione di tutti gli infissi in alluminio che si trovano sulle facciate esterne con altri in legno ad alta prestazione energetica, con vetri 'basso emissivi' e che comportano un forte abbattimento acustico. Rinnovato anche l'impianto di riscaldamento, con la sostituzione della centrale termica.
Le opere di ristrutturazione, inoltre, hanno permesso di approfondire le ricerche sul fabbricato all'Archivio storico del Comune di Viareggio, dove si trova custodito il progetto esecutivo della struttura, insieme ad alcuni cartoni delle modanature e, cioè, dei fregi architettonici che decorano la facciata: grazie a queste ricerche è stato possibile reintegrare le parti mancanti, effettuando un recupero filologico di quanto era andato perso negli anni.
La vera sorpresa, però, è arrivata al momento che si è intervenuti nel sottogronda, dove, nascosti sotto strati di vernice, sono emersi dei decori di pregevole importanza, forse da attribuire alla scuola del Maestro Chini e che sono stati riportati alla luce. Si tratta di affreschi decorati con stemmi che risalgono all'epoca della costruzione del palazzo e sono animali mitologici con testa di rapace simile all'avvoltoio europeo per la lunghezza del collo e della lingua, con ali da rapace, ma zampe di felino che, in qualche misura, ricorda un grifone.