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'DOPO DI NOI': IL NUOVO PROGETTO

Giovedì, 18 Febbraio, 2021
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Con l’atto di costituzione di vincolo di destinazione, sottoscritto questa mattina presso lo studio del notaio Luca Nannini, è stata posta di fatto la prima pietra per la realizzazione della "Casa del dopo di noi”: due Comunità Alloggio Protette, per disabili, da 8 posti ciascuna, oltre a 4 posti per le emergenze. Le due Comunità avranno sede nell’immobile di via Elisa di proprietà della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi e, più esattamente, nella porzione del Monastero della Santissima Trinità posto all’interno dell’isolato compreso tra le Vie Elisa, del Fosso, Del Calcio e S. Micheletto. L’atto è stato sottoscritto da Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione, e da suor Juliana, al secolo Beatriz Terezinha Fracasso in qualità di legale rappresentante della Congregazione Ministre Degli Infermi. Presente anche la superiora generale dell’Ordine, suor Lauretta Gianesin. I quali, insieme alla vicepresidente della Fondazione CRL, Lucia Corrieri Puliti, hanno poi presentato il progetto nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nell’Auditorium del Complesso di San Micheletto.

Il vincolo di destinazione è stato rilasciato a favore della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che provvederà attraverso la Funzione “Tecnico e Gestione immobili” a sovraintendere e gestire l’esecuzione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione dell’immobile. Successivamente, il vincolo – che ha una durata trentennale - potrà essere trasferito a favore di una società strumentale della Fondazione stessa, che provvederà alla gestione delle CAP, che si chiamerà “Casa del dopo di noi” e che potrà essere partecipata anche da altri soggetti, come ad esempio la Fondazione per la Coesione sociale, una “fondazione di scopo”, creata appositamente come “braccio operativo” dell’ente di San Micheletto nell’ambito di vecchie e nuove problematiche sociali.

“L’atto sottoscritto stamattina – ha dichiarato il presidente Bertocchini – assume un’importanza particolare, poiché segna l’inizio di un percorso, un progetto cui lavoriamo da tempo che ben rappresenta le aspirazioni e gli obiettivi della Fondazione nell’ambito dell’attività sociale. Un punto di partenza che arriva dopo un lungo ‘lavoro di squadra’ che ha visto all’opera un gruppo composto, oltre che dalla Fondazione CRL, dalla Fondazione per la Coesione Sociale e dall’ANFFAS di Lucca.

Colgo l’occasione – ha concluso il presidente – per ringraziare il notaio Gaetano Raspini, al tempo componente dell’Organo di Indirizzo della Fondazione, che ha saputo individuare l’istituto giuridico idoneo a contemperare tutte le esigenze, consentendo, di fatto, di dare vita alla nostra iniziativa.” 

Il progetto prevede un intervento di adeguamento del costo complessivo di circa 2,5 milioni di euro per la realizzazione delle due Comunità Alloggio Protette. La Congregazione si è dichiarata disponibile a contribuire all’intervento, sostenendo direttamente i relativi costi fino a 500.000 euro e a collaborare attivamente alla gestione delle Comunità. Il progetto, fra l’altro, è stato recentemente illustrato all’ANFFAS di Lucca, che ne ha condiviso le linee essenziali.

Per la realizzazione del progetto, la Fondazione ha istituito un nuovo intervento diretto, con uno stanziamento complessivo di 2 milioni. Di qui la necessità della stipula di un apposito protocollo d’intesa con la Congregazione religiosa, per disciplinare la realizzazione dei lavori di ristrutturazione, con l’esatta suddivisione degli oneri a carico rispettivamente della Fondazione Crl e della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi.