Un racconto condiviso, utile a mettere in rete le esperienze e promuovere migliori risposte ai bisogni delle persone con disabilità. Sono state 20 le associazioni che operano nel campo della disabilità a raccontare i risultati dei progetti portati avanti grazie al sostegno del "Bando 2021 - Categorie sociali deboli e salute pubblica" della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Un momento, intitolato "La disabilità si racconta" che si è svolto nella sala “Da Massa Carrara” di via San Micheletto il 15 luglio, voluto proprio dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca insieme alla Fondazione per la Coesione sociale, l'ente di scopo che si occupa, tra l'altro, di progetti del "Durante e dopo di noi". L’obiettivo dell'iniziativa è stato illustrato dal presidente Marcello Bertocchini.
"Tramite l'ascolto delle esperienze e dei bisogni - ha detto Bertocchini - possiamo impostare un lavoro di supporto alla nuova progettualità della Fondazione, un ascolto attivo e permanente che la Fondazione stessa porta costantemente avanti e che si è già concretizzato in una serie di incontri nelle varie aree territoriali della provincia di Lucca. Anche sul tema della disabilità avviamo un approfondimento per intensificare il lavoro, obiettivo per il quale è fondamentale non solo l'ascolto delle esperienze concrete, ma anche la messa in rete delle visioni per migliorare la cultura della disabilità".
Proprio di "condivisione delle esperienze per favorire anche il lavoro di rete" ha parlato la vice presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Lucia Corrieri Puliti introducendo l'incontro. "Raccontare la disabilità - ha aggiunto il presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Maido Castiglioni - significa portarla fuori dalle stanze chiuse e riconoscere in essa una possibilità di vita completa. Siamo qua per ascoltare, ma anche per fare sintesi grazie anche all'apporto di esperti del settore".
A inquadrare il tema dal punto di vista normativo e sociale sono stati Luca Gori, ricercatore in diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna e Direttore scientifico del Centro di ricerca Maria Eletta Martini - e Giuseppe Cecchi, esperto di politiche socio-sanitarie, consulente di Fondazione per la Coesione Sociale e già Direttore della Società della Salute di Pisa. I due hanno ricordato come il contesto sociale e l'evoluzione normativa impongano anche al terzo settore un cambio di passo nella qualità della progettazione e delle risposte ai bisogni sociali.
E la ricchezza di impegno sul campo della disabilità nella provincia di Lucca è emersa nel racconto delle 20 le associazioni che hanno partecipato all’incontro e che operano in tutte le aree della provincia: per la Valle del Serchio Il sogno onlus, Confraternita di Misericordia di Borgo a Mozzano, Esperia, Fraternità di Misericordia di Corsagna; per la Piana di Lucca A.N.G.S.A.,L.A.S.A., LU.CE., Associazione Down Lucca, Anffas Lucca, Centro Equitazione La Luna, Cose e Persone, L’Amore non conta i cromosomi, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; per la Versilia Fondazione Mare Oltre, C.RE.A., A.B.C., Le Botteghe della Cartapesta, Fondazione Papa Giovanni Paolo II Onlus, Aipd Versilia e Gruppo Sportivo Handicappati Toscana.
“E' l'avvio di un percorso - ha concluso Lucia Corrieri Puliti - per approfondire la conoscenza dei bisogni del territorio, su cui è necessario il coinvolgimento anche della pubblica amministrazione, per costruire un'adeguata cultura della disabilità”.