Si è svolta alla presenza del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini la presentazione dei lavori di restauro della Casa Pascoli: in una splendida e assolata mattinata il colle di Caprona, tanto caro al Poeta, ha visto la comunità di Castelvecchio riappropriarsi del suo più importante tesoro culturale e affettivo.
Tra queste colline Giovanni Pascoli trascorse alcuni dei più felici, o quantomeno “tranquilli”, anni della sua esistenza. Luoghi, non importa forse ricordarlo, che videro la nascita di molti dei suoi capolavori.
Il grado di conservazione con cui queste stanze e questi giardini aderiscono al loro stato originario rendono Casa Pascoli come qualcosa di più di un luogo della memoria: un vero e proprio ambiente capace di restituire in maniera quasi tangibile frammenti della vita privata ed intellettuale del poeta.
Ed è per garantire questa aderenza che sono stati realizzati importanti interventi, suddivisi in due lotti e costati oltre un milione di euro, grazie al sostegno congiunto di Arcus, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Regione Toscana.
Un progetto di largo respiro che ha permesso il recupero generale della dimora, anche attraverso l'adeguamento antisismico ed impiantistico, ma anche il restauro degli originali affreschi dell'ingresso e del salottino, arrivando infine alla digitalizzazione di quanto contenuto nella casa-museo e negli archivi per incrementare la fruibilità del patrimonio pascoliano anche mediante le moderne tecnologie.
Tutto concorre alla tutela in parallelo alla valorizzazione di questo eccezionale angolo della Valle del Serchio, che ogni anno, in media, viene visitato da quindici-ventimila visitatori.
Per quanto riguarda il futuro, il Presidente della Fondazione Pascoli, Alessandro Adami, ha annunciato la conclusione dell'ultimo lotto di lavori e la messa in moto di un altro ambizioso progetto, mirato al recupero dei beni di cui è proprietaria la Fondazione Pascoli: fabbricati e spazi verdi per collegare la casa-museo a una serie di servizi nel borgo di Caprona.