Sono pronti per l’assegnazione gli 11 alloggi realizzati nei due immobili della Parrocchia di Ponte San Pietro a Lucca e Carraia a Capannori.
Si tratta di 6 appartamenti a Carraia e 5 a Ponte San Pietro, con metrature comprese tra i 45 e i 66 mq.
Gli alloggi derivano dai lavori di ristrutturazione sui 2 stabili di proprietà delle Parrocchie, che si sono appena conclusi e sono stati ultimati grazie al contributo messo a disposizione da Fondazione Casa, attraverso un accordo che coinvolge la Regione Toscana e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Attraverso le risorse derivanti da un bando regionale del 2009, la Regione Toscana ha stanziato, infatti, un contributo a fondo perduto pari a € 257.832,62 per la Parrocchia di Ponte S. Pietro e di € 372.524,23 per la Parrocchia di Carraia. La Fondazione Casa Lucca grazie al contributo ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca si è poi impegnata a sostenere l’ultimazione dei lavori con un apporto che si aggira attorno ai € 500.000 per gli alloggi di Carraia e € 400.000 per quelli di Ponte S. Pietro.
I lavori di ristrutturazione sono durati 24 mesi e si sono conclusi senza necessità di richiedere proroghe (che tra l’altro avrebbero provocato una decurtazione del contributo regionale) grazie all’impegno dei direttori dei lavori Giuseppe Monticelli e Davide Musetti e dei Responsabili del Procedimento per conto della parrocchia e dell’ufficio amministrativo diocesano ingegneri Alessandro Donini e Marino Moretti, nonché le imprese assegnatarie dei lavori Cogepi e Francesconi Andrea S.r.l.
La sistemazione di questi alloggi rientra in un più generale progetto di social housing denominato “a braccia aperte” al quale la Diocesi e la Fondazione Casa collaborano nel comune intento di mettere a disposizione per una fascia di popolazione economicamente fragile, un parco di appartamenti ad un affitto inferiore a quello dei prezzi di mercato (circa 300 euro) al fine di risolvere le situazioni di emergenza abitativa o di difficoltà nell’ambito della casa.
Sono sempre di più, infatti, le famiglie che incorrono in problemi legati all’abitare, come dimostrano i bisogni presentati dagli oltre 1.400 che si sono presentati lo scorso anno ai centri di ascolto Caritas e come sottolinea il drammatico dato del triplicare del numero degli sfratti esecutivi nella Provincia di Lucca.
La Fondazione Casa riceverà in diritto di superficie per 25 anni gli immobili sopradetti, subentrando nella gestione degli alloggi ultimati e destinandoli al target individuato dal progetto, attingendo dalle graduatorie redatte a seguito dell’”Avviso per la selezione dei soggetti beneficiari di alloggi locabili a canone sostenibile” emanato il 27.12.2011 da Fondazione Casa Lucca in collaborazione con i Comuni anche di Lucca e Capannori.
Questi ultimi hanno inoltre contribuito al finanziamento dell’opera attraverso la rinuncia agli oneri di urbanizzazione e ai costi di costruzione.
“Il progetto di Carraia e Ponte San Pietro si configura come un primo intervento pilota. Esso segnala la volontà di allargare il campo delle collaborazioni in un programma strutturato perché sempre di più la Chiesa di Lucca si mostri attenta a quanto accade nelle proprie comunità.” - dichiara l’Arcivescovo Italo Castellani - “E’ una Chiesa pronta a rimettersi in gioco per tentare risposte nuove ai preoccupanti segnali di impoverimento soprattutto in ordine ai temi di fame, casa, lavoro e indebitamento” .
Interventi estremamente concreti, che non pretendono di risolvere i problemi, ma si prefiggono di contribuire in modo sostanziale a incontrare i drammi dei più vulnerabili.
Dichiarazione del Presidente della Provincia, Stefano Baccelli
“L’emergenza abitativa nella Provincia di Lucca, come nel resto d’Italia, sta assumendo dimensioni sempre più elevate e necessita con urgenza di risposte immediate e concrete. La Fondazione Casa Lucca è l’esperienze più significativa di rete organizzata tra soggetti pubblici e del privato sociale che sta tentando di formulare una risposta sul nostro territorio. Nel mese di novembre si sono concluse le prime 2 fasi del Progetto di Housing Sociale, realizzato in collaborazione tra Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Casa Lucca, che in un solo anno hanno portato all’assegnazione di circa 60 abitazioni a canone sostenibile. Con l’ultimazione degli alloggi di Ponte S. Pietro e Carraia prende avvio la III fase del Progetto che vedrà il suo completamento con l’attivazione di un servizio innovativo a livello regionale attraverso la realizzazione di una rete di alloggi transitori su tutta la Provincia di Lucca. Tali alloggi saranno localizzati per la Versilia a Massarosa e Lido di Camaiore, per la Piana a Porcari e a Lucca e per la Mediavalle-Garfagnana a Borgo a Mozzano e a Castelnuovo”.
Dichiarazione del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi
“La Fondazione Cassa di Risparmio è da tempo impegnata sul fronte dell’emergenza abitativa, che rappresenta, anche nella nostra provincia, una criticità ormai strutturale che la crisi economica rischia di far esplodere in maniera preoccupante: il numero dei cosiddetti ‘nuovi poveri’ sta crescendo a dismisura; ed è anche a questa nuova categoria sociale che si rivolge il progetto. L’intera operazione, peraltro, mette in evidenza il ruolo di collaborazione che la Fondazione Crl svolge e sempre di più potrà svolgere, anche insieme ad altri partner privati, a sostegno delle istituzioni pubbliche nella realizzazione di progetti rivolti alla soluzione di grandi problemi sociali, come appunto quello della casa, imprimendo, in questo modo, anche una forte spinta propulsiva alla creazione di nuovo lavoro per le imprese e favorendo, perciò, la crescita del sistema economico e produttivo locale”.
Il progetto in risposta all’emergenza abitativa è il primo di un quadro di lavoro più generale che vede collaborare Fondazione Casa e Diocesi di Lucca e si configura come una delle prime realizzazioni del programma quadro che arriverà nei prossimi anni a mettere a disposizione degli strati della popolazione a rischio marginalità altri 20 alloggi a canone sostenibile, 20 di transizione e 23 in co-housing.