Una chiesa posta alla fine della splendida scalinata del 1292: questa è San Martino ai Bagni Caldi, la piccola chiesa che vede proseguire a pieno ritmo i lavori di risanamento e restauro conservativo realizzati col contributo di Fondazione Crl.
La chiesa, collocata appunto alla sommità della scalinata realizzata da Jacopo di Puccio e poi modificata nel 1800 sotto il Governo ducale, ha richiesto un importante intervento necessario per recuperare solidità e quindi rendere nuovamente agibile l’edificio.
Il progressivo degrado delle parti dei solai rimasti e delle strutture murarie si è aggravato per l'assenza della copertura che ha accelerato il processo di deterioramento con possibilità di crolli più o meno estesi.
Sono stati eseguiti anche delle grosse opere di sottofondazione sia della chiesa stessa, che della canonica e del campanile. Sulla Canonica soprattutto si è fatto un bel lavoro consolidando una parte delle murature perimetrali, mentre è stata smontata e accantonata la scala e il suo involucro per motivi di sicurezza.
Dopo il campanile, adesso in pieno rifacimento, la ricostruzione della Canonica appare l'intervento più necessario, realizzabile però solo con il reperimento di nuove, consistenti risorse economiche.