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AL VIA IL RESTAURO DELLE FORTICAZIONI: 20 CANTIERI PER IL NUOVO BACINO CULTURALE

Lunedì, 4 Luglio, 2011

“Con l’apertura dei primi tre cantieri a Molazzana, San Romano e Piazza al Serchio sono partiti i restauri delle rocche e dei castelli della Valle del Serchio e della Garfagnana. 20 gli interventi previsti su 17 Comuni, per un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro, erogati da Arcus (la società pubblica del ministero dell’economia) e dalle fondazioni bancarie Cassa di Risparmio di Lucca e Monte dei Paschi di Siena”.
Lo rendono noto i presidenti delle Comunità montane Nicola Boggi e Mario Puppa, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede della Provincia di Lucca e alla quale hanno partecipato anche Arturo Lattanzi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, una delegazione di sindaci dell’area, il senatore Andrea Marcucci (PD), il progetto partì proprio durante il suo mandato di sottosegretario ai beni culturali, e il presidente della Provincia Stefano Baccelli e l’assessore Diego Santi.
“Sono stati aggiudicati tutti i lavori e stiamo firmando i contratti per l’affidamento dei lavori - spiega il presidente della comunità montana della Garfagnana Mario Puppa - che spaziano da un centro di documentazione a Barga al restauro di Borgo Isola Santa a Careggine, dal recupero della Torre dell’orologio a Castiglione all’intervento sui ponti medievali di Fabbriche di Vallico”.
I cantieri sono già operativi nella rocca estense di Molazzana (185 mila euro), nella fortezza delle Verrucole di San Romano (110 mila euro) e nel recupero di Castelvecchio a Piazza al Serchio (160 mila euro)
Soddisfazione viene espressa anche dal sindaco di Barga Marco Bonini e dal presidente della Comunità montana della Valle del Serchio Nicola Boggi.
“Siamo riusciti a coinvolgere partner istituzionali come Arcus e le fondazioni bancarie - dicono- sulla qualificazione del nostro patrimonio storico. In una stagione contraddistinta dai tagli alla cultura, il nostro è un modello vincente, reso possibile dalla concreta collaborazione tra pubblico e privato”.
Nel progetto è prevista anche una campagna di comunicazione integrata, che a seguito di un bando è stata affidata alle agenzie Space di Prato e Pomilio Blumm di Pescara, finanziata nel primo lotto con 115 mila euro.
“Un programma ambizioso destinato a creare un bacino culturale importante in un’area che si contraddistingue per il fascino del paesaggio e per il richiamo dell’enogastronomia- commenta il senatore Marcucci- ci aspettiamo in questo modo un rafforzamento significativo dei flussi turistici nei prossimi anni. L’itinerario delle fortificazioni, insieme alle celebrazioni del centenario di Giovanni Pascoli, rappresentano infatti una concreta occasione di rilancio del territorio”.
Grazie alla prima tranche di finanziamenti, sono in fase di apertura, tra gli altri, i lavori nella torre di Ghivizzano (714 mila euro), nel centro di documentazione di Barga (370 mila euro), nella Rocca estense di Camporgiano (280 mila euro), nella Rocca di Ceserana a Fosciandora (190 mila euro), nel castello di Minucciano (170 mila euro).
“Il piano di recupero– commenta il presidente Lattanzi – costituisce un esempio del ruolo svolto dalla Fondazione a favore dello sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio; un ruolo che non è di supplenza a compiti propri degli enti locali, ma rappresenta una forma di collaborazione ad alto livello, per fornire risposte più adeguate alle attese di una società sempre più esigente ed attenta alla qualità delle offerte sociali e culturali”.
Nel progetto è coinvolta anche la Provincia di Lucca, che grazie ad un finanziamento complessivo di 215 mila euro potrà completare gli interventi infrastrutturali della Fortezza di Mont’Alfonso.
“Il restauro delle fortezze, - ha affermato Stefano Baccelli - oltre ad avere un valore storico-architettonico, ha una forte valenza ambientale per l’intera Valle del Serchio. Qui ogni intervento che renda attrattivo il territorio è preziosissimo e fondamentale per contrastare l’abbandono delle zone rurali ma anche per tutelarle dal punto di vista della sicurezza del suolo.
Ancora una volta, inoltre, i risultati raggiunti confermano il valore e le potenzialità del lavoro in rete. Credo che questa sia la vera politica culturale, quella che ottimizza gli investimenti e agisce in base ad una necessaria visione di insieme”.