Il Ponte del Diavolo, il monumento-simbolo della Valle del Serchio e dell'intera provincia di Lucca, torna a nuova vita. E lo fa attraverso un progetto di riqualificazione, restauro e trasformazione degli spazi pubblici circostanti pensato per rilanciare il monumento, far crescere il territorio comunale e rendere maggiormente attrattiva tutta l'area.
Intervenire sul Ponte del Diavolo significa andare a mettere mano su una situazione estremamente delicata, complessa e immutata da almeno un decennio. Sono infatti tanti anni che non viene attuato un progetto di restauro e di riqualificazione del monumento e gli effetti si vedono, perché in alcuni punti la vegetazione è aumentata e complessivamente sono diversi gli ambiti su cui è necessario intervenire. Con questo percorso di rinascita, inoltre, diamo dimostrazione di come l'Art bonus possa rivelarsi uno strumento utile: degli oltre 100mila euro raccolti, una parte provengono proprio dai privati (i signori Luca Bianchi e Giuseppe Cabriolu Puddu, la cooperativa sociale Nuovi Orizzonti, le imprese Smurfit Kappa Ania e Asfalti Duemme) che hanno deciso di aderire allo strumento previsto dal Governo. Un'altra buona fetta, circa 80mila euro, invece, sono stati stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
In parallelo si dovrà poi pensare alla riqualificazione architettonica e paesaggistica dell'area circostante al Ponte: ci piacerebbe realizzare un sistema di parcheggi, una passeggiata panoramica e due parchi. Ripeto, l'idea e il progetto ci sono, occorre però muoversi per passi concreti, anche per reperire i fondi necessari. Il primo obiettivo oggi è comunque individuato nel restauro del Ponte del Diavolo.
RIQUALIFICAZIONE DEL PONTE DEL DIAVOLO. Il progetto di rinascita del Ponte del Diavolo è molto articolato e prevede un impegno di spesa di circa 235mila euro. Il primo lotto sarà completato nel 2017 e per la prima fase l'attenzione sarà concentrata sugli archi minori del Ponte. Entro la fine di luglio, infatti, saranno affidati i lavori, per un totale di circa 60mila euro, che riguardano la pulizia dei paramenti dalle erbe infestanti e la rimozione della vegetazione.
Il progetto prevede interventi di riqualificazione e restauro vero e proprio della struttura e dei paramenti murari. Dopo un’analisi dettagliata delle patologie presenti e di come queste si sono sviluppate e propagate negli anni in assenza di interventi di manutenzione, le azioni da prevedere sono suddivisibili in due categorie: opere impellenti di manutenzione (che dovrebbe essere poi ordinaria) e opere straordinarie che richiederanno di procedere per gradi e inizialmente su piccole porzioni in modo da effettuare analisi dirette e poter stabilire le modalità ottimali di intervento. Tra le prime si collocano gli interventi da effettuare sul paramento murario per la rimozione delle piante presenti (tra le quali si è sviluppato anche un fico), erbacce e muschi. Successivamente, saranno programmati i vari interventi volti al restauro e alla conservazione vera e propria della struttura nelle varie parti. Tra questi, la rimozione delle malte e porzioni incongruenti e la sostituzione con materiali idonei, il ripristino di parti mancanti, la stuccatura, la pulizia delle pietre e rimozione di macchie e croste, dopo averle opportunamente campionate e dopo aver valutato le cause della loro formazione.
Le problematiche riscontrate sul Ponte del Diavolo sono: perdita di elementi, quali pietre, che verrà risolta attraverso l'integrazione mimetica delle porzioni mancanti; presenza di vegetazione (da trattare attraverso l'applicazione del biocida, l'essiccazione, la rimozione e la stuccatura e/o ripristino lacune); presenza di una patina biologica; disgregazione con distacco di minime parti delle pareti che creano una situazione estesa di degrado su entrambi i lati del monumento; presenza di macchie, croste e di fenomeni di erosione, esfoliazione e fessurazione delle pietre; infine, parti in ferro arrugginite, che richiederanno la pulitura degli elementi, lavaggio con acqua e applicazione della protezione finale.