A Waterloo, 200 anni dopo: ecco la meta delle Conversazioni Napoleoniche, appuntamento estivo punto fermo dell'agosto culturale lucchese, che si svolge nell'ambito del progetto "Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa", ideato da Roberta Martinelli con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livorno.
Al centro delle serate un momento chiave della storia europea e mondiale, la sconfitta per eccellenza, nonché la fine della vicenda politica e storia di uno dei personaggi storici più celebri e conosciuti.
Waterloo dunque al centro degli incontri che si terranno lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19 agosto, sempre nella tradizionale cornice del chiostro di San Micheletto alle 21,30. L’evento, rigorosamente ad ingresso libero, giunge alla sua nona edizione anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che sostiene il progetto dal 2007.
Si parlerà di come Napoleone arrivò sul campo di battaglia, fisicamente, con la sua carrozza (la prima sera con Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini), di quello che accadde, raccontato dal cinema non senza l'uso di particolari cruenti e sanguinosi (l'ultima sera, con Pier Dario Marzi), e di cosa significò, quella sconfitta, per i più acerrimi nemici dell'Empereur: gli Inglesi (la seconda sera, con Peter Hicks della Fondation Napoléon di Parigi).
Aggiunge interesse alla manifestazione anche il connubio, ormai triennale, tra l'associazione "Napoleone e Elisa: da Parigi alla Toscana" e il Cineforum Cinit Ezechiele 25,17, nonché con il progetto internazionale di studi napoleonici Bonesprit della Provincia di Lucca. Dall'anno scorso, le conversazioni e il progetto "Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa" sono sostenuti anche dal Comune di Lucca, nell'ambito dello sviluppo turistico e culturale della Lucca napoleonica.
Parlare di Napoleone diventa occasione dunque per raccontare parte del passato lucchese, proprio perché le vicende napoleoniche hanno infatti grandemente influito sulla storia di Lucca, segnando un'epoca particolarmente vivace e ricca di innovazioni che ha lasciato un’eredità ancora oggi evidente nell’arte nella cultura e, più concretamente nell’urbanistica.