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RIGENERAZIONE DEL CARMINE: LA FONDAZIONE C'E'

Mercoledì, 17 Novembre, 2021

 

Un nuovo avviso pubblico per dare in concessione il Mercato del Carmine e nuovi, importanti lavori che saranno finanziati in parte dal Comune, in parte dalla Regione Toscana e in parte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che già ha contribuito al primo blocco di interventi.

 

In sostanza l’immobile verrà dato in concessione con un unico bando, ma attraverso due fasi temporali distinte. Nella prima, prevista entro la fine del 2022 quando saranno installati gli infissi esterni per i quali il Comune ha ottenuto un finanziamento della Regione Toscana, saranno dati in concessione la ex chiesa e l’ala est del chiostro (piano terra), vale a dire tutta quella parte del complesso che è stata già interessata da interventi strutturali che l’hanno messa in completa sicurezza dal punto di vista statico e sismico. Questa parte del Mercato del Carmine è infatti stata oggetto negli scorsi anni di massicci interventi per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, gran parte dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.  Oltre a quelli strutturali, i lavori hanno visto la sostituzione del tetto delle navate laterali della chiesa con pannelli in rame analoghi a quelli utilizzati per la copertura del chiostro e l’applicazione di contrafforti esterni in acciaio, il recupero del piano interrato con il placcaggio delle murature esistenti mediante intonaco armato. La porzione di tetto del lato sud-est della chiesa è stata consolidata mediante l’inserimento di tiranti in acciaio. Internamente il vecchio solaio pericolante è stato sostituito con una struttura in acciaio e legno ed è stata consolidata la volta in laterizio a crociera posta nella estremità est della navata sinistra. Il contributo della Fondazione è subordinato alla realizzazione di lavori per almeno 2,5 milioni complessivi e alla necessaria presenza di un soggetto assegnatario che emerga dagli esisti del bando.

 

Nella seconda fase temporale, quando saranno terminati i nuovi lavori di adeguamento statico e miglioramento sismico, il concessionario potrà avere a disposizione la parte restante dell’immobile: il chiostro, i negozi lungo via Mordini e piazza del Carmine e i locali al primo piano.

 

“Il Mercato del Carmine è stato per lungo tempo uno dei cuori pulsanti del centro storico di Lucca – ha affermato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini –, ma anche un punto di fondamentale raccordo tra città e periferia. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca era già intervenuta negli scorsi anni per garantirne la conservazione e la stabilità strutturale, ma non solo. Anche quegli interventi, infatti, nascevano dal preciso convincimento che questo edificio debba ricollocarsi nel tessuto sociale ed economico con funzioni rinnovate, ma coerenti con la storia e la vocazione naturale del luogo. Una visione da cui nasce questo nuovo impegno, nell’ambito di una programmazione che prevede interventi analoghi in altre aree della provincia. Percorrere la strada della rigenerazione urbana consente infatti sia di connettere passato, presente e futuro dando nuova vita agli immobili, quanto di riqualificare i nostri centri storici e creare benessere e opportunità senza ulteriore consumo di suolo, unendo quindi tradizione, decoro urbano ed ecologia”.

 

Come prevederà l'avviso, resteranno ovviamente a carico del concessionario i lavori edilizi di rifinitura (pavimenti, intonaci, tinteggiature), quelli sull’impiantistica e per l’accessibilità del complesso. L’avviso pubblico, sulla base degli indirizzi dati dalla giunta, oltre a prevedere due fasi per l’affidamento stabilirà anche la durata della concessione in 30 anni, prevedendo un canone d’affitto che per le prime annualità sarà agevolato, restando comunque al di sotto dei valori previsti per immobili simili anche negli anni successivi. L’amministrazione ha inoltre previsto che con specifiche clausole venga garantita la continuità delle attività degli operatori commerciali già presenti all'interno della struttura e che venga loro applicato un affitto inferiore a quello di mercato