Un suggestivo viaggio nella storia della città di Lucca attraverso la documentazione fotografica: è il prodigio che riesce a compiere “Lucca, iconografia fotografica della città”, l’opera in due volumi realizzata per Maria Pacini Fazzi Editore da Giovanni Fanelli e Barbara Mazza con la collaborazione di Gilberto Bedini, presentata nella Sala delle Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nel complesso di San Micheletto. A presentare l’impegnativo lavoro – una raccolta di immagini frutto di una ricerca che non ha precedenti, almeno a Lucca – sono intervenuti, oltre a Gian Carlo Giurlani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, che ha contribuito alla realizzazione dell’opera, i professori Italo Zannier dell’Università di Venezia e Gian Franco Di Pietro dell’Università di Firenze, il direttore dell’Archivio di Stato di Lucca, Giorgio Tori, e il fotografo Franco Bellato. Attraverso la consultazione sistematica di tutte le collezioni pubbliche e di numerose collezioni private, gli autori sono riusciti a individuare, studiare e catalogare le immagini fotografiche degli spazi urbani, documentandone storia ed evoluzione, lungo un periodo che va dagli inizi della storia della fotografia, e quindi dalla prima metà dell’Ottocento, fino alla seconda guerra mondiale. L’importanza dell’opera sotto il profilo storico e urbanistico si riassume nella documentazione fotografica di alcuni rilevanti interventi urbanistici, come lo sventramento di via Beccheria (1932) e l’isolamento della parte absidale del Duomo (1938). Un genere di interventi documentati in particolare da Ettore Cortopassi, ancora oggi ricordato come il fotografo professionista più importante della città, e, più tardi, da Eugenio Ghilardi.