Simboli dei tempi moderni, elementi di novità dei paesaggi metropolitani, costruzioni tecnologicamente avanzate per nuove dimensioni di vita, dopo l’11 settembre 2001 i grattacieli sono d’un tratto diventati, nella percezione popolare, la rappresentazione visiva del dolore e dell’attualità. Non è un caso che, proprio all’indomani dell’attentato alle Twin Towers di New York, numerose mostre siano state dedicate al tema dei grattacieli da istituzioni museali di Londra, Milano, Parigi, Berlino, Dűsseldorf. E non a caso, anche Lucca, attraverso la sua più importante istituzione in materia di studi e ricerca sull’arte - la Fondazione “Ragghianti” – ha voluto prestare attenzione a questo tema, con la mostra I grattacieli. Architettura per il XXI secolo, che si inaugurerà sabato 5 febbraio alle ore 11, nel complesso di San Micheletto. La mostra - come spiega il professor Vittorio Fagone, direttore della Fondazione Ragghianti - si caratterizza per l’ampiezza della documentazione: vi sono infatti presentati, accanto ai cinquanta grattacieli più recenti realizzati o in corso di realizzazione in tutto il mondo, la Torre Velasca e il grattacielo Pirelli di Milano come significativo “antefatto” italiano all’architettura dei grattacieli della seconda metà del XX secolo e dei primi anni del XXI. La mostra conta su un originale e largo impianto informativo e didattico, poiché si avvale, oltre che della presentazione di progetti e modelli tridimensionali, di un’apposita sezione multimediale nella quale vengono presentati fotografie e filmati che mostrano la vita nei grattacieli e il loro inserimento nel paesaggio urbano dei vari contesti metropolitani. Alcuni esempi di grattacieli, del resto, dimostrano come in maniera consapevole, la memoria e la tipicità del paesaggio urbano “italiano” possano convivere nelle espressioni più avanzate dell’architettura contemporanea. E, come sottolinea il presidente Giovanni Cattani, fin dagli inizi dell’attività, la Fondazione Ragghianti ha rivolto una particolare attenzione all’architettura considerata nella sua dimensione storica e nelle vitali espressioni contemporanee. Lo testimoniano una serie di significative mostre realizzate (da Il colore della città. Rilevamenti e proposte a Lucca Medievale. La decorazione in laterizio sino alla recente antologica dell’opera di Adolfo Natalini “architettore”, secondo l’antica definizione del Vasari), la pubblicazione di ricerche originali riferite all’area lucchese, l’ampia e aggiornata raccolta, oltre che di libri, di riviste di architettura conservate, e con assiduità consultate, nella biblioteca della Fondazione. L’evento in programma in San Micheletto sarà accompagnato da un catalogo che riproduce tutti gli edifici presentati in mostra e che raccoglie testi dell’architetto Cecilia Bolognesi, del Politecnico di Milano, curatrice dell’esposizione, di Giovanni Cattani e Vittorio Fagone e un interessante testo di Pier Carlo Santini già pubblicato sul primo numero di “Zodiac” a commento dei grattacieli della Torre Velasca e del Pirelli. La mostra resterà aperta fino a domenica 3 aprile con il seguente orario: da martedì a domenica 10-13; 15-18; lunedì chiuso Come per tutte le altre manifestazioni dedicate all’arte e all’architettura contemporanea realizzate dalla Fondazione Ragghianti l’ingresso è gratuito, offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.