Diciotto adolescenti giovani e adulti con sindrome di down e patologie correlate hanno iniziato a sperimentare in questi mesi un nuovo progetto di inserimento verso la vita autonoma. Si tratta di 10 femmine e 8 maschi individuati all’interno dell’associazione Down Lucca e attraverso i servizi sociali dell’Asl Toscana nord ovest, che hanno svolto e stanno svolgendo percorsi di acquisizione delle competenze di base per l’autonomia.
La Fondazione per la coesione sociale - l’ente di scopo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che sostiene e accompagna i progetti nel sociale- contribuisce al progetto e questa mattina (20 febbraio) è stata siglata la convenzione fra la Fondazione stessa e l’associazione Down Lucca grazie alla quale l’associazione potrà contare su un rinnovato sostegno di circa 10.000 euro che andrà a co-finanziare l’intervento.
“Un progetto molto importante –commenta il presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Maido Giovacchino Castiglioni– sia per i suoi obiettivi e risultati attesi sia per la metodologia utilizzata. Mette al centro del percorso verso l’autonomia delle persone con Sindrome di Down il tema dell’abitare come elemento fondamentale per lo sviluppo di altre competenze sia sociali sia lavorative”.
“L’abitare in autonomia –aggiunge la presidente dell’associazione down Lucca Isabella Andreini– non è solo un’esigenza per il dopo di noi, ma una risposta al bisogno e alle opportunità di autodeterminazione delle persone con disabilità come scelta di vita adulta. Sono percorsi che portiamo avanti da alcuni anni e che devono essere accompagnati da una gradualità utile a far assumere alle persone le competenze per la vita autonoma e questo progetto ha proprio tale obiettivo”.
Il titolo dell’intervento è “esperienza abitativa” e parte dalla realizzazione di progetti personalizzati di educazione all’autonomia per lo sviluppo di competenze in vari settori come nella comunicazione, orientamento e comportamento stradale sicuro, uso del denaro, uso dei servizi pubblici. All’interno dell’unità abitativa individuata si svolgono poi i week end di 2 o 3 giorni dove le persone sperimentano l’autonomia abitativa con obiettivi personalizzati e di gruppo alla presenza di operatori e volontari. Sono previsti anche laboratori di cucina. Questo permette la separazione progressiva e graduale dalla famiglia grazie ai vari passaggi di crescita interiore, per allargare la consapevolezza di riuscire a fare da soli, di promuovere le proprie capacità propositive e organizzative utili pure all’obiettivo finale di ricerca di un luogo di lavoro. Il progetto vede il sostegno anche della Regione Toscana e dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest.
Nella foto: Maido Castiglioni e Isabella Andreini