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UNO STUDIO SUL CERVELLO FINANZIATO DA FONDAZIONE CRL

Venerdì, 20 Marzo, 2015

Se la mente è affaticata, il cervello si addormenta a nostra insaputa: questi i risultati di un originale studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Neuroscience e frutto di una ricerca finanziata dai National Institutes of Health (NIH, Stati Uniti), dalla McDowell Foundation, dalla Swiss National Foundation, dalla Swiss Foundation for Medical-Biological Grants e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Un lavoro d’equipe che ha visto protagonisti il Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica dell'Università di Pisa e l'Unità Operativa di Psicologia Clinica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, entrambi diretti dal Prof. Pietro Pietrini, e il Centro per lo studio del Sonno e della Coscienza dell'Università del Wisconsin, (Madison, USA) guidato dal Prof. Giulio Tononi.

Che il sonno sia fondamentale per il buon funzionamento cerebrale è dimostrato dalle ben note conseguenze della sua deprivazione, che includono, tra le altre cose, cali di attenzione, confusione ed instabilità emotiva. Alterazioni che rappresentano, di fatto, una delle cause di errori medici, incidenti automobilistici e comportamenti antisociali.

È di fatti ampiamente dimostrato come la veglia prolungata in individui impegnati in un dato compito sia associata alla comparsa di temporanei episodi di “sonno locale”, con gravi conseguenze negative sulle abilità cognitive e sul controllo del comportamento.

In questa ricerca Giulio Bernardi, giovane assegnista dell'Università di Pisa, e altri collaboratori hanno dimostrato che l’utilizzo prolungato di particolari funzioni cognitive può determinare un affaticamento delle regioni cerebrali coinvolte in queste stesse funzioni. Si parla dunque di “affaticamento funzionale” di particolari regioni cerebrali, individui in apparente stato di piena vigilanza potrebbero in realtà presentare imprevedibili episodi di temporaneo sonno locale, con potenziali conseguenze negative sulla performance cognitiva e sul controllo del comportamento.

Uno studio dai molteplici risvolti, che attraverso questi risultati propone una nuova prospettiva sulla genesi e la dinamica dei comportamenti antisociali di tipo impulsivo e forniscono un correlato cerebrale dell'errore per stanchezza.