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IN SAN PONZIANO AFFIORANO I RESTI DELLA CHIESA

Mercoledì, 19 Gennaio, 2005

I resti dell’antica chiesa di S. Bartolomeo in Silice, risalente all’VIII secolo, già citata in un documento dell’ 833, sono emersi durante gli scavi archeologici compiuti nel complesso conventuale di San Ponziano in occasione dei lavori di restauro e di adeguamento funzionale per la realizzazione della sede dell’Istituto di Studi Avanzati IMT Lucca. A presentare l’importante scoperta è stato il responsabile di zona della Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana, Giulio Ciampoltrini, il quale ha parlato di vero e proprio “ritrovamento eccezionale”, trattandosi del primo edificio di età longobarda a Lucca di cui si possono conoscere l’estensione e le tecniche costruttive. Nel novembre 2004 sono iniziati i lavori di scavo all’interno della chiesa di S. Ponziano, per la messa in opera di servizi funzionali alla biblioteca: dal progetto di restauro era previsto lo scavo estensivo della navata centrale fino a 50 cm e di una trincea profonda oltre 1 m, al centro dell’edificio. Asportato il pavimento moderno è apparso subito il notevole interesse archeologico dell’area, con una serie di poderose strutture murarie che affioravano nella zona absidale, alternate a tombe monumentali. Ciò ha indotto ad ampliare l’area di scavo, per documentare le murature e per trovare percorsi alternativi ai sottoservizi previsti dal progetto, senza compromettere i reperti. Dopo due mesi di lavori, sono dunque emersi i resti dell’antica chiesa di S. Bartolomeo. Allo stato attuale, le ricerche hanno messo in luce i muri perimetrali, con un “alzato” di circa 50 cm ancora conservato, costruiti con blocchetti di pietra squadrati alternati a ciottoli disposti a spina di pesce. La chiesa altomedievale era a navata unica lunga 15 metri e larga 7,5. Lo scavo ha consentito di mettere in luce anche l’ampliamento dell’edificio avvenuto tra l’XI e il XII secolo, che comportò lo spostamento della facciata verso occidente e la ricostruzione dell’abside - scoperta proprio in questi giorni - al centro della quale venne sistemato un altare, ancora conservato, costruito con grandi blocchi di pietra calcarea. Intorno alla chiesa erano state sistemate tombe monumentali a cassone di laterizi, trovate ancora sigillate, databili tra il XIII e il XIV secolo. La chiesa romanica è stata in parte demolita dalle ricostruzioni successive, soprattutto quella del 1474, che ne ampliò ulteriormente le dimensioni, variandone anche la dedicazione in S. Ponziano, poi nel 1720, quando assunse le caratteristiche conservate fino ad oggi. Le ricerche proseguiranno all’interno dell’edificio altomedievale per raggiungere il pavimento, e verranno estese anche all’area esterna dove sia negli anni Settanta e Ottanta sono emerse tombe d’età romana. Il termine dei lavori è previsto entro febbraio 2005.